Alain Prost: la storia dell’ex pilota automobilistico

4916 0
4916 0

Vera icona degli anni ’80, Alain Prost ha scritto parte della storia della Formula 1, la massima serie per quello che riguarda le gare di velocità.

Ne ha corse di gare il pilota francese, classe 1955, nella sua carriera. Questa possiede attualmente una media di vincita di una gara ogni quattro disputate. Il numero delle sue vittorie lo porta ad essere incoronato nel 1987 il pilota più vincente della storia della Formula 1, superato poi da Schumacher nel 2001.

Grande tattico delle gare, studiava bene a tavolino ogni percorso. Inoltre, controllava di persona le regolazioni della sua auto, che doveva rispondere a settaggi quasi maniacali.

Piloti Formula 1 anni ’80

 

Il decennio che va dal 1980 al 1990 per la Formula 1 è stato molto particolare. Si arrivava da anni in cui le discussioni sulla sicurezza in pista si facevano sempre più accese. Coinvolgevano, poi, praticamente tutti, dai piloti, alle scuderie, ai direttori di gare fino ad arrivare alle chiacchiere da bar in ogni dove. Insomma quello che gli anni ’80 dovevano portare nell’immaginario collettivo era una maggiore sicurezza.

Ma gli anni ’80 per la massima serie delle gare auto sono stati anni in cui i piloti hanno scritto la storia. Anni di duelli al limite e di gare spettacolari e giri mozzafiato. Anni in cui la TV era sempre più imperante e le gare diventavano momento di aggregazione anche fuori casa.

I piloti

Uno trai primi piloti da menzionare che negli anni ’80 ha fatto e vinto tanto è Nelson Piquet. I numeri del pilota nato a Rio de Janeiro nel 1952 sono di tutto rispetto.

Nelle stagioni che vanno fino al 1989 ha collezionato 3 titoli mondiali, nel 1981, nel 1983 e nel 1987. 24 pole position, 20 vittorie di gare, 22 migliori giri e 53 podi. Cambiando, poi, nel corso del tempo 5 scuderie diverse.

La stagione mondiale del 1980 viene inaugurata dalla vittoria del titolo da parte di Alan Jones, pilota australiano che ha fatto parlare di sé nel decennio preso in esame. Negli anni ’80 corre 5 stagioni e vince il titolo mondiale nel 1980, ottiene 7 vittorie di gara, 3 pole position, 10 volte effettua il giro più veloce e si posiziona 16 volte sul podio. Le scuderie in totale saranno 3 durante quelle stagioni disputate.

Keke Rosberg vince il titolo mondiale nel 1982. Durante il decennio corre 5 stagioni, con i seguenti risultati. Disputa 98 GP, ottiene 5 vittorie di gara, si piazza in pole position per 5 volte, 3 volte riesce a correre il giro più veloce e 17 si ritrova sul podio.

Due piloti da record

Ma i due nomi che hanno infiammato gli appassionati delle monoposto in quegli anni sono stati sicuramente quelli di Alain Prost e Ayrton Senna.

Senna nasce a San Paolo in Brasile nel 1960 e corre 6 stagioni negli anni ’80. I suoi numeri cresceranno nel decennio successivo. Le sue gare terranno col fiato sospeso tutti i fan fino al tragico epilogo del 1994, anno in cui muore durante un GP.

Nel 1988 diventa campione del mondo piloti e corre 94 gare ottenendo i molti risultati complessivi. 20 vittorie di gara, 42 pole position e 13 volte corre il giro più veloce. In totale i suoi podi saranno 43 alla fine degli anni ’80.

Sono entrati nella storia i suoi duelli in gara con Alain Prost, rivalità che si limitava alle sole gare.

Alain Prost

 

Per Alain Prost l’avventura sulle quattro ruote inizia a 14 anni, dopo aver praticato sia il calcio che il wrestling. Dopo un excursus di vittorie giovanili decide, nel 1976, di dedicarsi alle auto a tempo pieno e di farle diventare il suo mestiere. Abbandona così gli studi universitari intrapresi per diventare istruttore ginnico.

Sempre nel 1976 disputa la sua prima stagione in Formula Renault, vincendo tutte le gare tranne solamente una. Le stagioni 1978 e 1979 lo vedono correre in Formula 3 dove riesce a ottenere il titolo francese e quello europeo.

Il suo nome inizia a circolare ai piani alti tanto che per la stagione 1980 Prost è il secondo pilota della scuderia McLaren Ford che lo teneva in osservazione da già da tempo.

La Formula 1

La sua stagione di debutto in Formula 1 si conclude al 16° posto in classifica e fece collezionare al pilota diversi punti, molto importanti per le gare. Un piccolo incidente di percorso fu la frattura del polso che lo costrinse a saltare una gara; quell’incidente non fu esente da polemiche non gradite da Prost e lo portarono a lasciare la scuderia dopo solo una stagione.

La sua vena tecnica era già venuta fuori e aveva messo in evidenza quelle che erano le pecche della sua monoposto.

Passa alla Renault dove iniziano ad arrivare i primi risultati concreti sia a livelli di podi che di vittorie di gara, ma la vera svolta si ha dal 1984 in poi, quando decide di tornare a corre guidando una McLaren.

Ed è proprio con la McLaren che vince i suoi 3 titoli mondiali nel 1985, 1986 e 1989 prima di passare due anni alla Ferrari e correre la sua ultima stagione nella massima serie nel 1993.

Senna Prost

 

Il pilota brasiliano e il francese si ritrovano a essere compagni di squadra alla McLaren per la stagione 1989. Senna sta andando meglio del compagno e sta correndo una stagione che gli frutta più punti, fino a quel momento. Ma l’appuntamento del GP del Giappone a Suzuka riserva una sorpresa amara.

A soli 6 giri dalla fine, e dopo una gara all’insegna di sorpassi tra i due compagni di squadra, Prost tenta di sorpassare Senna dall’interno con una manovra azzardata. Urta, però, l’auto del brasiliano e il risultato è che entrambi finiscono fuori gara.

Senna non ci sta e si fa aiutare dai commissari di gara, che spingono l’auto per farla ripartire e il pilota, correndo una gara al cardiopalma, riesce a piazzarsi primo. Alla fine verrà, però, squalificato sia per essersi fatto aiutare dai commissari sia per aver tagliato una chicane, con l’iniziale sospensione del patentino da pilota per 6 mesi. Questo avrebbe, tra l’altro, compromesso la sua stagione 1990, poi annullata in sede di accertamento.

Le rivalità sportive tra i due piloti hanno garantito spettacolo in diretta TV. Poco a poco diventarono insanabili. Prost passa alla Ferrari nel 1990 con la motivazione ufficiale che il grado di sviluppo tecnico delle monoposto della scuderia italiana fosse di livello superiore. Il brasiliano resta alla McLaren collezionando ottimi numeri fino al 1994, anno in cui muore tragicamente sulla pista del GP di San Marino.

Ultima modifica: 31 Dicembre 2017