Tre ragioni per scegliere le auto Euro 6 con AdBlue

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Più che di una scelta, si tratta di un dato di fatto, visto che la maggior parte delle auto con motorizzazione Euro 6 devono fare i conti con l’AdBlue. Ma qualche modello che non necessita di questo escamotage esiste: vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e quale automobile è meglio scegliere.

AdBlue, che cosa è?

Sono anni che ai costruttori è stato imposto un diktat ben preciso: per dare luogo a una vera mobilità sostenibile, occorre ridurre le emissioni in atmosfera prodotte dalla circolazione dei veicoli. E pertanto, con un calendario abbastanza serrato, in pochi anni si è passati da automobili realmente inquinanti (e purtroppo tuttora in circolazione) – si pensi alle Euro 0 – a veri e propri concentrati di innovazione e tecnologia che, se è vero che qualcosa in atmosfera immettono, è altrettanto vero che sono davvero di ottimo livello rispetto alle loro antenate (si pensi alle Euro 6).

Ma per arrivare a questi standard così bassi, i costruttori hanno dovuto mettere a punto motori sofisticatissimi (e costosissimi), in grado di abbattere la maggior parte delle molecole inquinanti che altrimenti risulterebbero in atmosfera. Pertanto, per giungere a questi risultati, per lo step Euro 6 è stato necessario inventare un nuovo sistema.

Si tratta dell’SCR, Selective Catalytic Reduction, il quale però funziona solo con il supporto dell’AdBlue, ossia una soluzione a base di Urea (e acqua) che permette, con un processo chimico ben preciso, di trasformare gli ossidi di azoto in vapore acqueo e in gas non nocivi. Ma l’Adblue, per svolgere il suo compito, deve essere immesso in un apposito serbatoio e, naturalmente, deve essere ricaricato ogni volta che giunge al termine.

Meglio senza

Per molti automobilisti si tratta di una questione di non poco conto. Considerando che con un litro di AdBlue si percorrono – mediamente – mille chilometri e considerando che il serbatoio dell’AdBlue è molto piccolo, ne risulta che più o meno ogni 10 mila chilometri occorre fare il pieno di urea.

E per molti, questo, può risultare una scocciatura (nonché un aggravio dei costi). Pertanto, gli automobilisti che, dovendo cambiare l’auto, non vogliono entrare nel circolo vizioso dell’AdBlue, hanno due chance: possono scegliere motorizzazioni alternative al Diesel (benzina, ibrido, elettrico, gas), oppure possono pescare tra quei modelli che, pur avendo una motorizzazione Diesel Euro 6 non contemplano il sistema SCR. Non sono molti, ma qualcosa c’è: non resta che informarsi presso i concessionari.

Ultima modifica: 19 Marzo 2019