Smontagomme: cosa è e a cosa serve

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Cambiare il treno di gomme all’auto o semplicemente riparare una gomma sarebbero operazioni molto complicate, se qualcuno secoli fa non avesse scoperto il principio della leva. E sicuramente, più che complicate, riservate soltanto a chi possiede una forza notevole. Gran parte del lavoro consiste infatti nel liberare lo pneumatico dal cerchio e riposizionarlo correttamente, una volta riparata o sostituita la gomma. Un’operazione che i meccanici gommisti riescono a completare in pochi minuti grazie a un’attrezzatura chiamata appunto smontagomme. Questo attrezzo è composto essenzialmente da una leva azionata elettricamente da un pedale e, grazie a un movimento circolare di una base cilindrica, solleva completamente un lato del copertone di gomma dal cerchione e rende possibile così liberare l’intero cerchione. Per lo smontaggio la leva compie un’azione di sollevamento, mentre per il rimontaggio l’azione circolare ha un effetto di pressione per riportare la gomma nel cerchione.

Dal piede di porco all’artiglio meccanico

Per la sua forma caratteristica lo smontagomme è detto anche “artiglio”. Somiglia infatti a un grande artiglio animale, per la sua capacità di incunearsi tra il copertone e il cerchione. L’operazione può essere eseguita anche a mano e sempre con l’aiuto di una leva o di un piede di porco, come si usava prima degli anni ’60, ovvero prima che i fratelli Corghi, nel 1962, brevettassero proprio l’ “Artiglio Corghi”. L’azienda di Correggio, nel Ferrarese, lanciò sul mercato il primo smontagomme ed è ancora leader nel settore. La prima macchina costruita non era molto diversa da quelle attuali. Aveva una braccio laterale e un piano di lavoro girevole, sul quale, grazie ad alcuni arpioni, permetteva di ancorare cerchioni di qualunque dimensione. Una novità assoluta, necessaria soprattutto ai meccanici gommisti che lavoravano su autocarri di medie e grandi dimensioni. L’invenzione permise di ridurre e ottimizzare i tempi di lavoro in officina, ma non ha mai avuto grande successo in alcuni settori, come per esempio quello della Formula 1, dove per l’appunto l’ottimizzazione dei tempi è un principio imprescindibile. Gran parte del lavoro sul treno gomme delle auto da corsa viene infatti eseguito manualmente ed è fondamentale l’esperienza e la manualità dell’addetto.

Dal 1960 (quando il mercato dell’auto, contemporaneamente a quanto accade in tutti gli altri settori produttivi, ha iniziato a conoscere il suo boom economico) ad oggi, è nato un distretto produttivo attorno allo smontagomme, che negli ultimi anni, nonostante la crisi cominciata nel 2008 ha prodotto un volume di affari di circa due miliardi di euro.

Ultima modifica: 22 Agosto 2018