Ritiro della patente: tutto ciò che devi sapere

1932 0
1932 0

Chiunque sia riuscito a ottenere la patente è pienamente consapevole del potere racchiuso in quella piccola carta rosa. Per questo motivo, vedersela ritirare dopo aver commesso delle infrazioni del Codice della Strada rappresenta un avvenimento da evitare a tutti i costi. Ma quali sono quei casi in cui ciò può avvenire? Vediamolo insieme in questo articolo.

Quando viene ritirata la patente: i casi più comuni

Il Codice della Strada prevede una serie di sanzioni crescenti a seconda della gravità della violazione commessa, in cui il ritiro della patente viene accompagnato da multe di vario importo.

Una delle ragioni più comuni per cui viene ritirato il documento è la guida in stato di ebbrezza. Il valore limite del tasso alcolemico previsto per legge è pari a 0,5 g/litro. Chiunque venga fermato, sottoposto ad alcoltest e trovato con un tasso più elevato di 0,8 g/litri viene accusato di reato e può rischiare una sospensione della patente fino a un anno. Maggiore è il valore riscontrato, maggiore sarà sia la sanzione amministrativa sia il periodo di sospensione della patente.

La patente viene ritirata anche in caso di guida con il cellulare, la cui pericolosità viene spesso sottovalutata da molti guidatori. Il Codice della Strada prevede multe fino a 647 euro per la prima volta che si viene fermati e di ritiro della patente fino a 3 mesi in caso di recidive.

Anche superare i limiti di velocità può comportare il ritiro della patente. A tal proposito, sono previste due condizioni: nel caso in cui il superamento si aggiri fra i 40 e i 60 km/h o che superi i 60 km/h. Nella prima eventualità, il soggetto è tenuto a pagare una multa compresa tra i 527 e i 2.108 euro, oltre a vedersi decurtare 6 punti e sospendere la patente per 3 mesi. Se invece supera anche i 60 km/h, la sanzione può raggiungere anche i 3.287 euro, la decurtazione è di 10 punti e la sospensione della patente può arrivare a un anno (anche due in caso di recidive).

Come riottenere la patente

A seguito di una delle infrazioni riportate e il conseguente ritiro della patente, è necessario seguire iter diversi a seconda dei vari casi. Nella migliore delle ipotesi, il ritiro del documento avviene a seguito della scadenza del documento. In questa circostanza, per tornarne in possesso è sufficiente sostenere gli esami medici previsti.

In casi più gravi, come ad esempio quello legato alla guida in stato di ebbrezza, occorre sostenere un colloquio presso la commissione locale del Dipartimento di prevenzione e medicina legale. A questo seguirà un programma terapeutico a cui deve sottoporsi il soggetto della sanzione. In caso di esito positivo, solo a seguito di visite mediche, esami clinici e sedute di consulenza, la patente viene restituita.

Nelle eventualità più gravi, infine, bisogna aspettare minimo 2 anni prima di poter ottenere nuovamente l’abilitazione di guida, dopo il superamento dell’esame di teoria e pratico o l’ottenimento di un certificato medico.

Ultima modifica: 15 Marzo 2022