Quanto guadagnano i piloti di MotoGP

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Il guadagno dei piloti MotoGP è ovviamente legato a quelle che sono le sue prestazioni in pista e a quella che è la sua capacità di valorizzare il marchio che rappresenta: più un pilota è vincente più si venderà la moto sulla quale corre e questo cade a cascata su tutta la produzione, non solo le moto da corsa e quelle da strada ma anche Enduro, moto da regolarità, persino gli scooter.

Perché il mercato delle moto è ormai enorme e come ha dimostrato la KTM, che in pochi anni è riuscita a imporsi da marchio esclusivamente devoto all’off-road a mezzo di successo anche sulla strada, quello che conta è vincere e imporre il brand.

Chi è il pilota più pagato?

Un pilota quindi è in definitiva un testimonial che, tuttavia, mette ben più che la faccia, il sorriso o una frase azzeccata davanti alla telecamera per uno sport. I piloti, non bisogna mai dimenticarlo, rischiano la vita: è il loro mestiere ma la loro professione è anche quella di essere sempre a disposizione per fare in modo che le moto sulle quali corrono non siano solo le più veloci ma anche le più sicure.

Dunque lo stipendio di un pilota è fondamentalmente quello che percepisce dalla sua scuderia: non tutte le scuderie sono direttamente dipendenti dalla casa motociclistica, alcune sono private e corrono su mezzi “semi-ufficiali” grazie ad accordi commerciali. I piloti più pagati sono ovviamente quelli ufficiali: nel 2019 l’accordo record è di Marc Marquez che si è accordato con la Honda, tradizionalmente uno dei brand più remunerativi per 15 milioni di euro. Valentino Rossi, il pilota più vincente ed esperto tra quelli del circo della MotoGP guadagna circa 7 milioni di euro dalla Yamaha; sei milioni è lo “stipendio” che Andrea Dovizioso percepisce dalla Ducati mentre Jorge Lorenzo ha un contratto da 4 milioni di euro con la Honda ufficiale.

Piloti MotoGP: extra 

La KTM, che ha a lungo corteggiato Marquez, si è accordata con Zarco per 2,6 milioni di euro mentre Cal Crutchlow è il pilota non ufficiale più pagato del circus con i 2 milioni di euro che gli vengono riconosciuti dalla LCR, la scuderia di Lucio Cecchinello.

Un buon pilota alla sua prima esperienza in MotoGp con una moto non propriamente competitiva non arriva ai 400 mila euro. Insomma… dall’ultima fila a Marquez c’è davvero un abisso. I piloti tuttavia guadagnano molto anche sulle sponsorizzazioni personali: se tutti i marchi che la moto porta sulla livrea portano soldi al brand, il pilota può guadagnare su quella che è l’immagine riflessa delle sue prestazioni.

Casco, cappellino, tuta, guanti, oltre ovviamente alle promozioni commerciali tradizionali: un esempio per tutti. Valentino Rossi è titolare di ben sei imprese che sfruttano la sua immagine commerciale ognuna di loro porta in cassa un paio di milioni di euro all’anno. Lo scorso anno il suo attivo da sponsorizzazioni è stato di oltre sette milioni. Valentino poi ha fatto di più reinvestendo molti dei suoi soldi in attività, altre sponsorizzazioni ed eventi. A questo bisogna aggiungere gli extra, solo il merchandising griffato VR46 rende oltre cinque milioni all’anno.

Ultima modifica: 27 Agosto 2019