Passaggio di proprietà auto: come fare e quanto costa

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Il passaggio di proprietà auto avviene tra due privati i quali, seguendo le normative in vigore, effettuano un cambio di titolarità di un autoveicolo

La vendita di un auto tra privati deve seguire delle fasi regolarizzate dalla legge. Fondamentale tra queste è il passaggio di proprietà auto. Quest’ultimo, come dice la parola stessa, è un passaggio di titolarità. Procedura con il quale cambia l’intestatario del veicolo, dal vecchio che ha venduto l’auto, al nuovo che l’ha acquistata. Chi acquista un’auto usata lo fa anche per risparmiare denaro. Per lo stesso motivo quindi si può scegliere di fare il passaggio eliminando gli intermediari, cioè senza rivolgersi alle agenzie di pratiche auto. Il passaggio di proprietà può essere fatto presso un’agenzia di pratiche auto (ACI), in Comune, Online o alla Motorizzazione Civile.Vediamo allora come si fa un passaggio di proprietà auto, quali documenti servono, dove bisogna andare e quanto costa.

Come fare passaggio di proprietà

Quando si acquista un’auto usata prima di tutto si fa un contratto tra venditore e acquirente. Poi deve essere fatto un atto di vendita con firma autenticata. Non è più obbligatorio autenticare la firma esclusivamente davanti a un notaio. Il passaggio deve essere fatto contestualmente o entro 60 giorni dall’atto di vendita. Può essere fatto in diversi modi sia con il certificato di proprietà (CdP) che senza, e il costo dipende dalla procedura che si è scelto di seguire. Ovviamente senza intermediari, ossia fuori dalle agenzie di pratiche auto, cioè al comune, online, e alla Motorizzazione si risparmia.

Vediamo insieme come fare un passaggio di proprietà.

In Comune

Il venditore deve recarsi nel proprio Ufficio Comunale con il certificato di proprietà dove potrà autenticare la firma sul retro, davanti a un funzionario comunale. Il servizio è gratuito e si paga solamente la marca da bollo di 16€. Da questo momento l’acquirente ha 60 giorni di tempo per fare il passaggio. Si può così richiedere il nuovo certificato di proprietà al PRA e aggiornare la carta di circolazione presso la Motorizzazione Civile. Se si dispone di un certificato di proprietà digitale però bisogna rivolgersi esclusivamente al PRA poiché Comune e Motorizzazione non possono svolgere queste funzioni.

Online

Molti non sanno che per risparmiare tempo e denaro si possono svolgere alcuni passaggi online. “Il Portale dell’Automobilista” è un sito del Ministero che permette di pagare tutti i costi del passaggio, bollettini e passaggio di proprietà compreso, davanti al computer con la propria carta di credito. Evitando così, interminabili file alla posta. Successivamente però entrambi, venditore e acquirente, si devono presentare insieme allo sportello della Motorizzazione muniti di tutti i documenti necessari e le varie ricevute di pagamento per terminare la pratica. Verrà rilasciato nell’immediato un nuovo certificato di proprietà e l’occorrente per aggiornare la carta di circolazione.

Alla Motorizzazione

Tutte le fasi del passaggio di proprietà auto possono essere svolte alla Motorizzazione Civile a partire dall’autentica della firma. Dopo aver stipulato un contratto di vendita venditore e acquirente possono recarsi direttamente alla Motorizzazione Civile o al PRA e autenticare la firma. Se l’autentica viene fatta in questi luoghi però è obbligatorio contestualmente fare la richiesta del passaggio di proprietà. Questa contestualità è posta a garanzia dell’aggiornamento dei dati del nuovo proprietario dell’auto. Sia il PRA che la Motorizzazione rilasceranno ricevuta immediata del nuovo CDPD e una striscia adesiva da applicare sulla carta di circolazione.

Per fare il passaggio di proprietà auto occorre munirsi dei seguenti documenti:

  1. CdP (certificato di proprietà) che può avere anche valenza di atto di vendita e nota di presentazione;
  2. Modello NP-3B per la nota di presentazione ( se non si usa il retro del CdP);
  3. Atto di vendita (se non si usa il CdP);
  4. Originale e fotocopia della carta di circolazione;
  5. Originale e fotocopia dei documenti d’identità e codice fiscale del venditore e dell’acquirente;
  6. Modulo TT2119 compilato con i dati del nuovo proprietario per richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione.

Con o senza certificato di proprietà

Da ottobre del 2015 il CdP è diventato Digitale (CdPD). Qualora ci si trovasse nella situazione di dover fare un passaggio di proprietà auto senza il certificato di proprietà o con un certificato di proprietà ormai trasformato dal tempo si può fare richiesta di duplicato. Alla Motorizzazione, contestualmente alla richiesta di passaggio si può fare una richiesta di duplicato del CdP. Basta fornire la denuncia di smarrimento o furto o un eventuale autocertificazione dell’avvenuta denuncia. Oppure il vecchio CdP nel caso di deterioramento e verrà fatto direttamente in loco un nuovo certificato di proprietà digitale. Si potrà quindi procedere con la richiesta del passaggio di proprietà auto e finalizzare tutta la procedura.

Costo del passaggio di proprietà auto

Il costo dell’intera operazione di passaggio di proprietà auto solitamente è a carico di chi compra l’auto e non del venditore. I costi possono variare, se ci si rivolge a un’agenzia di pratiche auto, come un punto ACI ad esempio, i costi possono aumentare a fronte dei servizi offerti ma si risparmia sicuramente tempo e pazienza. Se invece si vogliono seguire personalmente tutte le fasi del passaggio di proprietà auto allora il costo è minore.Le spese fisse da affrontare sono:

  • la marca da bollo da 16€ da portare con se al momento dell’autentica della firma;
  • l’Imposta Provinciale di Trascrizione il cui importo varia a seconda dei kw dell’auto e della provincia di residenza dell’acquirente;
  • Emolumenti ACI da 27€;
  • Imposta di bollo per la registrazione al PRA di 32€ se si usa il CdP, 48€ se si usa il modello NP-3B;
  • 10,20€, più il costo del bollettino postale, per i diritti DT della Motorizzazione;
  • 16,00€, più il costo del bollettino postale, per l’imposta di bollo per l’aggiornamento della carta di circolazione.

Per rimanere in tema di risparmio, vi consigliamo di fare il passaggio entro i 60 giorni di tempo per non essere passibili di sanzioni amministrative. Questo a discapito sia dell’acquirente che del venditore dell’auto. Il venditore infatti, restando ancora l’intestatario dell’auto, resta il suo responsabile rischiando, oltre le sanzioni anche multe o tasse automobilistiche che gli verranno recapitate a suo nome.

Ultima modifica: 29 Marzo 2017