Parabrezza auto rotto a causa sasso

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Un sasso balza all’improvviso sul parabrezza della nostra automobile e lo graffia o, peggio, lo manda in frantumi. Una autentica disdetta che però può accadere, soprattutto se ci capita di attraversare strade di montagna o scarsamente manutenute. Purtroppo, questa eventualità risulta più frequente di quello del previsto. Una situazione scomoda e complicata, ma risolvibile se abbiamo le giuste informazioni. Seguiteci per scoprire come risolvere un parabrezza auto rotto a causa di un sasso.

I veri rischi e le responsabilità: il punto della situazione

Partiamo con il rassicurare quanti stanno leggendo: nella stragrande maggioranza dei casi un sasso che impatta sul parabrezza non riesce a infrangerlo. Il vetro anteriore dell’automobile è realizzato, non a caso, in cristallo temperato, materiale meno atto alle lesioni. In più, le case produttrici hanno sperimentato da tempo una tecnica a strati che consente di creare diverse barriere antisfondamento. In questo modo si evita che una singola rottura equivalga alla penetrazione del corpo estraneo nell’abitacolo. E’ infatti il caso di usare le virgolette quando si parla di vetro, ormai non utilizzato a beneficio di film plastici più versatili e sicuri. Tutti avrete visto come si presenta un parabrezza dopo un impatto: “vetro” frammentato in mille pezzi ma le schegge non entrano nel veicolo, a meno che non si verifichi la fuoriuscita dell’intero parabrezza dalle guide. Si tratta di una ragnatela a tutela dell’incolumità dei passeggeri.

L’eventualità di un parabrezza rotto a causa di un sasso non è affatto remota come si potrebbe pensare. Esclusi i casi limite dei folli lanci dai cavalcavia, l’incrocio casuale con un masso può capitare in diverse situazioni ed avere differenti origini. Ad esempio, dal rotolamento di pietre da costoni rocciosi o, più probabilmente, da auto che ci precedono, ci sorpassano o percorrono la carreggiata in direzione opposta alla nostra.

Come si procede in tal caso? E’ buona regola in simili frangenti provare a documentare il più possibile l’accaduto e il contesto. Ovvero: fotografate il tratto di strada, anche in punti diversi, evidenziando la presenza di ghiaia o sassi non rimossi. In tal caso cresceranno le vostre possibilità di pervenire all’individuazione e al riconoscimento di responsabilità in capo all’ente gestore – proprietario della infrastruttura. Dotandovi di prove documentali sarà impossibile per la controparte negare l’accaduto. Molto spesso in tali casi, gli enti, non avendo garantito la pulizia e la sicurezza del fondo stradale, accondiscendono al riconoscimento di risarcimenti in via stragiudiziale.

E’ bene inoltre appuntarsi almeno il numero di targa del veicolo che ha fatto sollevare il pietrisco che ci ha colpiti. Potrebbero esserci responsabilità individuali nella guida in concorso con il gestore della strada. Ma succede purtroppo di non riuscire a rivalersi nei confronti di nessuno. Per mettersi al riparo da tale evenienza, occorre stipulare una polizza assicurativa a copertura dal rischio specifico.

Ultima modifica: 16 Aprile 2021