Multe strisce blu: cosa sapere in ogni città

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Indicano spazi di sosta a pagamento e si trovano ormai in tutti i centri urbani, spesso anche in periferia. Le strisce blu sono senza dubbio uno degli strumenti più pratici e risolutivi per gli enti locali per far cassa, ma sono decisamente poco amate dagli automobilisti. Le tariffe non sono mai uniformi e variano da città a città, secondo parametri che non sono poi così oggettivi.

Strisce blu, quanto costa parcheggiare

Parcheggiare in una città di provincia costerà sicuramente meno che in una rinomata località turistica, ma non è detto che la sosta nelle strisce blu del centro di Roma costi meno che nel centro urbano di un comune finanziariamente dissestato. Tutto è relativo, meno che le sanzioni previste per chi non si attiene al regolamento. Per pagare il parcheggio ci sono vari metodi e anche in questo caso ogni città si regola a suo modo.

Può essere utilizzato, dove presente, il parchimetro, che funziona a gettoniera o con tessere bancomat o a scalare. Alcuni comuni utilizzano grattini da acquistare in rivendite specializzate, i più smart si sono adeguati alla tecnologia e consentono il pagamento con app per smartphone. E’ sempre una tariffa a tempo.

La legge vorrebbe che, per adottare le strisce blu, i Comuni consentano comunque il parcheggio gratuito nelle vicinanze, in spazi delimitati da strisce bianche. In caso contrario la sanzione per chi parcheggia ma evade la tariffa potrebbe essere nulla, anche se molti giudici di pace (ai quali va indirizzato il ricorso per la contestazione) non si sono pronunciati spesso a favore degli automobilisti.

Chi può controllare le strisce blu

La multa può essere elevata anche se non si parcheggia correttamente negli spazi delimitati. Stare nelle strisce blu solo con l’avantreno, per esempio, non è considerato corretto. La sanzione può scattare anche quando l’auto si trovi nello spazio delimitato oltre il tempo segnalato dalla ricevuta di pagamento. Di recente la Cassazione ha stabilito però che la sanzione non deve essere equiparata al mancato pagamento, ma deve prevedere soltanto la differenza di importo non versato più le spese di notifica.

Per quanto riguarda la constatazione delle irregolarità, invece, i controlli e le relative sanzioni, possono essere affidate sia ai vigili urbani, sia agli ausiliari al traffico. Questi ultimi però possono elevare contravvenzioni solo per quanto riguarda la sosta negli spazi delimitati dalle strisce blu. In caso di contestazioni, ci si può rivolgere entro 30 giorni al giudice di pace oppure, entro sessanta dalla data del verbale, al prefetto della città.

Ultima modifica: 21 Novembre 2018