Motore elettrico auto: principali tipologie

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Il motore elettrico ha rappresentato un’innovazione a livello mondiale, grazie alla quale ha potuto diffondersi maggiormente la coscienza legata al benessere del nostro pianeta e delle nostre vite. Essa non si è fermata, anzi con l’avanzare del tempo è stata presa in considerazione anche da moltissime case automobilistiche, proprio perché la mobilità rappresenta un elemento fondamentale per la nostra quotidianità.

La tecnologia

Senza auto non potremmo spostarci come desideriamo e sempre più persone sono quelle che si avvicinano al mondo delle vetture, coltivando anche una passione per l’argomento che non fa altro che aumentare grazie alle nuove tecnologie che vanno di pari passo con le nuove creazioni.

Proprio la tecnologia permette di realizzare motori sempre più potenti ed innovativi, senza mai venir meno all’interesse per l’ambiente. Rispetto a quelli a benzina, ad esempio, le auto elettriche garantiscono un riscontro minore di contaminazione ambientale, oltre ad offrire delle prestazioni nettamente maggiori e più durature. Infatti, questi propulsori sono composti da batterie che godono di un’autonomia decennale o quinquennale e vengono avviati con un piccolo aiuto da parte del carburante, in un processo che vede legati corrente elettrica e campi magnetici.

Le tipologie

Grazie al progresso è possibile realizzare differenti tipologie. I propulsori elettrici sono stati racchiusi in alcune classificazioni e ognuna sta ad indicare le peculiarità di cui dispongono. Ad esempio, troviamo il motore cosiddetto “In continua”, oppure “Brushless”, “Stepper” e “In alternata”.

Ad esempio, quelli In Continua si dividono in altre tre classificazioni: universali, con magneti fissi, oppure con elettrocalamite. Vengono messi in funzione dall’uso di batterie o anche di alimentatori. Rispetto agli altri modelli non solo hanno un costo maggiore, ma sono anche considerati i più scadenti, tanto da richiedere una revisione ciclica. Tuttavia, sono facilmente controllabili e offrono un’ottima prestazione.

Molto simili sono quelli Brushless, ma un loro vantaggio rispetto ai primi è rappresentato dal fatto che non abbiano bisogno di revisioni cicliche. Sono chiamati, appunto, senza spazzole perché sono formati semplicemente da un dispositivo elettronico che con la propria potenza innesca il principio di alimentazione.

Gli Stepper sono a loro volta alimentati da un congegno elettronico ma il loro albero ha un movimento a scatto poiché può assumere delle posizioni multiple oppure permanenti.

Quelli In Alternata, invece, sono formati da motori sincroni e asincroni. In base alla velocità del campo magnetico gira ad una velocità più alta o identica a quella dell’albero presente al suo interno.

Ultima modifica: 25 Febbraio 2019