Motocross, regolamento categorie e cilindrate per le gare

19985 0
19985 0

Il motocross si può definire comeuno sport motociclistico che ha come suo teatro di elezione circuiti fuoristrada e chiusi che prendono il nome di crossodromi.
A livello mondiale le federazioni di maggior rilevanza sono la FIM – Federazione Internazionale del Motociclismo – e la AMA – Associazione Motociclistica Americana.

Dove si svolgono i campionati e modalità

In America vengono effettuati dei veri e propri campionati di motocross, che consistono in dodici gare di corsa tenute in dodici diverse piste scelte tra le più belle degli Stati Uniti.
Vi sono due categorie all’interno delle quali è possibile partecipare: Motocross e Motocross Lites. Entrambi i concorsi si disputano su due manche da mezz’ora ciascuna, più due giri supplementari. Durano all’incirca due ore.

Il campionato del mondo, invece, ha luogo per la maggior parte in Europa, con alcune puntate in Giappone, Brasile e Sudafrica. La formula è abbastanza simile a quella AMA: vi sono due classi, MX1 e MX2, con due manche per categoria. La differenza, rispetto al campionato motocross americano, è data dal numero di gare poiché il campionato del mondo ne comprende 16.

Solitamente alla conclusione dei due campionati maggiori si tiene anche un “motocross delle nazioni”. I concorrenti vi gareggiano a squadre e ogni pilota corre per il proprio Paese. Ogni nazione è rappresentata da tre piloti. Le categorie qui sono tre: MX1, MX2 e Open.

Differenze tra motocross nelle gare

Le motociclette per le gare individuali possono avere una cilindrata tra i 50 e i 550 centimetri cubici. Nei primi anni del motocross la classe più importante era considerata la 500. Dopodiché l’evoluzione tecnologica ha fatto sì che il posto della 500 venisse occupato dalla 250.

Dal punto di vista dei propulsori, la differenza maggiore tra le moto da cross è quella tra due e quattro tempi. Prima del 1965 tutte le moto erano a quattro tempi, poi il campo fu sempre più dominato dai due tempi.

Nei primi anni Ottanta fecero la comparsa alcune importanti novità tecniche. Per esempio il raffreddamento a liquido (invece che a aria), l’ammortizzatore unico, i freni a disco. Negli anni Novanta negli Stati Uniti cominciarono ad andare per la maggiore i quattro tempi. I due tempi erano certo più leggeri e potenti, ma inquinavano anche di più, dato che bruciavano sia benzina che olio.

Per fare in modo che i quattro tempi potessero rivaleggiare coi due tempi, a un certo punto fu introdotto il “moltiplicatore di cilindrata“, il che permise alle due tempi di correre contro moto quattro tempi di cilindrata doppia (nelle classi MX1 e MX2). Per la MX3 le cilindrate consentite sono la 500 per le due tempi e la 650 per le 4T. Va peraltro ricordato che quest’ultimo campionato è stato abolito nel 2014.

Ultima modifica: 27 Maggio 2019