Leasing auto: che cosa è e perché sceglierlo

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Cambiare l’auto è un’abitudine frequente, perché magari si utilizza per lavoro o perché le esigenze si evolvono o più semplicemente perché si vuole avere a disposizione un veicolo sempre “fresco”, e soprattutto affidabile, oltre che al passo con le innovazioni tecnologiche.

La formula del leasing auto può essere la soluzione ideale per chi possiede una partita Iva e vuole beneficiare di tutti gli sgravi fiscali, ma anche per chi non ha la partita Iva esistono formule di leasing auto.

Leasing auto, una formula vantaggiosa anche fiscalmente

Per comprendere appieno le potenzialità della formula del leasing auto bisogna capire prima che cosa significhi la formula e soprattutto come funziona, per evitare brutte sorprese o anche, più semplicemente, per accorgersi troppo tardi che non è lo strumento finanziario più adeguato alle nostre esigenze.

Diversamente da un finanziamento classico, dove il compratore richiede un prestito finalizzato all’acquisto dell’auto, nel caso del leasing auto c’è un intermediario che acquista la vettura nuova, se ne intesta la proprietà e cede l’uso della vettura dietro il pagamento di un canone mensile.

E’ previsto quasi sempre un anticipo sull’intero importo soggetto a finanziamento, anche se molte finanziarie che fanno parte dello stesso gruppo delle case automobilistiche stanno proponendo forme di leasing auto senza questo ingente acconto. Di norma è una sorta di “garanzia” sull’intero importo, ma la fine del credit crunch ha avuto come effetto una maggiore elasticità nel credito al consumo.

La rinuncia da parte delle finanziarie all’anticipo dal 1 marzo è in qualche modo compensata, a seconda del modello di auto, dagli ecoincentivi previsti dalla finanziaria approvata il 31 dicembre scorso.

Scegliendo un modello di auto non impattante sull’ambiente, con ridotti o assenti livelli di emissioni di CO2, si può arrivare anche a uno sconto di seimila euro. E, diversamente dal noleggio a lungo termine, il leasing auto è una forma di acquisto, l’applicazione dell’ecobonus è possibile.

Leasing auto, cosa copre il canone mensile

Il canone mensile che il cliente si impegna a versare per un certo numero di anni, secondo i diversi accordi, di norma copre anche le spese di gestione dell’auto.

E’ una formula che può rivelarsi davvero molto conveniente, perché chi sottoscrive un leasing auto non dovrà più preoccuparsi di quanto costi la manutenzione ordinaria, né quelle straordinaria.

Neppure il cambio gomme sarà un problema. Il bollo auto non sarà a carico del contraente, che non dovrà sottoscrivere polizze per la responsabilità civile o per il furto e incendio.

Avrà una garanzia di assistenza e soccorso stradale e auto sostitutiva. Molti contratti prevedono anche assistenza legale in caso di sinistri stradali e tutta una serie di coperture che con la forma classica di acquisto auto sarebbe davvero oneroso sostenere.

Tutte le spese rientrano nel canone mensile che, essendo un leasing per un bene strumentale, in presenza di una partita Iva, è fiscalmente deducibile. E’ possibile quindi che la rata di per sé possa essere alquanto sostanziosa, ma sarà in gran parte scaricabile a fine anno dal computo delle tasse.

Leasing auto per i privati

La formula di leasing auto è possibile anche per chi non possiede la partita Iva. E’ tuttavia più dispendioso e meno vantaggioso. Bisogna anche dimostrare che l’auto da prendere in leasing serva per ragioni di lavoro.

E in questo senso è il chilometraggio medio annuo a fare la differenza, anche nel canone. Per i privati resta sempre preferibile la formula del noleggio a lungo termine, che non si discosta molto dal leasing auto.

Nel caso in vece di professionisti, imprenditori, commercianti, artigiani, dotati quindi di partita Iva, il contratto di leasing auto può avere anche una durata illimitata, che non corrisponde al valore effettivo dell’auto da prendere, ma piuttosto alla sottoscrizione di un contratto per un servizio.

Servizio che consiste nella fornitura di una (o anche più auto, nel caso di un’impresa che abbia necessità di più veicoli) vettura con determinate caratteristiche. Il servizio viene corrisposto dietro il pagamento di un canone mensile. In alcuni casi, secondo le condizioni fissate dalle parti, è possibile che trascorso un determinato periodo di tempo si riscatti il veicolo al prezzo corrispondente al valore di mercato e secondo lo stato d’uso.

Formula poco praticata, perché di fatto annulla lo spirito del leasing auto, che consiste appunto nel vantaggio di avere una vettura sempre al top delle prestazioni. E infatti il contratto di leasing auto non è affatto legato a un solo veicolo.

Leasing auto, tutti i vantaggi

Può capitare che periodicamente si cambi vettura, anche a scadenza ravvicinata e senza una motivazione funzionale. Si cambia semplicemente perché il contratto lo prevede.

Questa flessibilità ha un risvolto molto interessante: di fatto ha rafforzato il mercato dell’usato a chilometri zero. Non è raro trovare nelle concessionarie vetture con pochi mesi di vita acquistabili con un forte sconto sul prezzo del nuovo perché si tratta di “rientri da leasing”.

Del resto uno dei vantaggi del leasing auto è anche questo chi sottoscrive un contratto di questo tipo non deve preoccuparsi della svalutazione del veicolo. Tra i vantaggi del non possedere un’auto, per chi svolge un’attività in proprio, c’è anche la non pignorabilità del bene.

La vettura non è intestata infatti al detentore del contratto e fiscalmente figura come una semplice spesa, al pari di un contratto per l’energia elettrica o lo smartphone.

Questa formula comporta anche un altro vantaggio: non viene immobilizzato un capitale cospicuo per l’acquisto di uno strumento di lavoro. Per un qualunque professionista, piccolo imprenditore, artigiano o commerciante impegnare una cifra di alcune decine di migliaia di euro, anche sotto forma di finanziamento, può significare rinunciare ad altri investimenti più redditizi.

Grazie al leasing auto ormai non è necessario neppure l’anticipo sostanzioso. Per sottoscrivere un contratto di questo tipo occorre però avere un profilo “bancabile”, come si dice in gergo.

La partita Iva non è l’unico requisito, occorrono anche tutti  necessari dal punto di vista finanziario per accedere a un qualunque finanziamento.

Ultima modifica: 13 Marzo 2019