Lampade xenon: come vengono prodotte

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Profondamente diverse dalle lampade alogene, quelle xenon presentano delle caratteristiche tecniche specifiche che permettono una luce più forte.

Le lampade xenon per i fari della nostra auto, fanno sicuramente compiere un grande salto di qualità per quanto riguarda l’illuminazione. Dalla loro parte c’è un processo tecnico di costruzione curato nei minimi dettagli, allo scopo di ottenere un risultato impeccabile. Il segreto della forza e della potenza di illuminazione sta nel gas, appunto lo xeno, dal caratteristico fascio di luce tendente all’azzurro pallido che, rispetto a quello giallognolo delle lampadine alogene, offre una visuale serale e notturna notevolmente elevata.

Le lampadine alogene hanno un principio costruttivo abbastanza simile a quello delle vecchie lampadine di casa, utilizzano un filamento a molla di tungsteno che, una volta attraversato dalla corrente elettrica, diventa incandescente illuminandosi e illuminando.

Ma un limite delle alogene sta proprio nel filamento, un minimo accenno di vibrazione può farlo spezzare, anche se relativamente resistente. Nelle lampade xenon questo problema non c’è: il filamento è già spezzato, proprio perché il principio di funzionamento vuole che sia così.

Ma come vengono prodotte le lampade xenon? Andiamo a scoprirlo.

L’assemblaggio delle lampade xenon deve avvenire in ambiente protetto, la minima contaminazione inficia l’integrità della lampada. Elemento essenziale è il bulbo in vetro, che presenta una cavità stretta al centro, al centro di questa cavità vengono collocate due parti di elettrodo, entrambe in tungsteno.

Fase essenziale è quella che segue: all’interno del bulbo viene inserito del gas, lo xeno (per questo motivo queste lampade vengono definite a scarico di gas) che in seguito all’arco elettrico dei due elettrico dei due elettrodi o filamenti, genera l’illuminazione. Durante questa fase l’infinitesimale presenza di aria all’interno del bulbo non farà funzionare la lampadina. Per questo l’operazione viene svolta in una camera totalmente sterile, asettica e in assoluta assenza di aria.

L’operazione che segue è quella del montaggio della cosiddetta campana di vetro, essenziale anch’essa al funzionamento della lampada e protezione contro l’elevato calore generato dalla lampada. Come per le lampade alogene, l’operazione deve essere svolta in totale assenza di aria, la minima infiltrazione rende nulla la produzione.

L’ambiente asettico e il sottovuoto sono due elementi essenziali della produzione delle lampade xenon, come anche l’attenzione rivolta alla funzione del bulbo esterno. Esso deve svolgere l’importante funzione di smorzare le radiazioni UV prodotte dal bulbo interno che potrebbero danneggiare i moderni fari, che sono in gran parte realizzati in plastica.

Ultima modifica: 25 Agosto 2017