In-car delivery, la nuova frontiera dell’automobile

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Vi piacerebbe avere compere urgenti da fare, in posti diversi, in momenti diversi, e trovare i vostri oggetti già nel bagagliaio della vostra automobile?

Non è necessario disporre di un maggiordomo, di un personal shopper, però al momento bisognerà che vi trasferiate negli Stati Uniti e che possediate un’automobile Volvo o del gruppo General Motors.

In alternativa occorrerà che pazientiate un po’, perché l’in-car delivery prima o poi arriverà anche in Italia.

La consegna in automobile, dagli Usa al vecchio continente

Si diffonderà forse molto più rapidamente di quanto si pensi, visto il successo che sta registrando negli Usa, dove la casa automobilistica svedese e il gruppo statunitense hanno lanciato lo scorso anno il nuovo servizio, grazie ad accordi con alcune società, prima tra tutte Amazon, e a un’applicazione che semplifica la vita di molti possessori di automobili che rientrano nel servizio.

La novità per ora è attiva in 37 grandi città di diversi Stati Usa, ma presto si estenderà a tutto il Paese. Occorre essere clienti Amazon Prime per rientrare tra i fortunati che riescono a ricevere la spesa in automobile.

L’idea è nata da un servizio che ha già attivo, come la consegna a domicilio ma senza che i destinatari siano in casa. Amazon, rispetto ad alcuni clienti selezionati, può aprire la porta di casa e depositare la consegnata.

Da un anno apre anche i bagagliai delle automobili a marchio Volvo o General Motors. Per farlo, Amazon non utilizza smart lock e per il riconoscimento facciale una fotocamera connessa a un database in cloud, ma collega una chiave elettronica alle tecnologie connesse già presenti su diversi tipi di automobile prodotti a partire dal 2015.

L’automobile come cassetta postale, Washington e California i primi a sperimentare

Le prime città statunitensi a testare il servizio sono state quelle degli stati di Washington e della California. piuttosto curiose le motivazioni addotte dai clienti per provare una consegna così inusuale.

E’ la stessa Amazon a pubblicare le testimonianze in un video. Una mamma spiega di aver gradito la consegna dei pannolini in automobile perché il fattorino, suonando il campanello a casa, avrebbe svegliato la sua piccola.

Un’altra signora ha spiegato che fino ad ora per l’acquisto di alcuni regali aveva sempre delegato sua figlia, ma il “servizio” le costava una mancia che non voleva più pagare alla figlia.

Presto Amazon dovrebbe estendere il servizio anche ad altri brand di automobile coni proprietari che abbiano conti OnStar e Volvo on Call.

Amazon ha firmato un contratto biennale con GM e Volvo, che non sperano di incrementare i loro introiti, ma considerano il servizio una sorta di optional per i clienti più esigenti. Per accedere al nuovo servizio di consegna, il proprietario deve associare la propria automobile all’app Amazon Key dello smartphone e includere una descrizione del veicolo, in modo che i corrieri di Amazon saranno in grado di individuarlo.

L’auto dovrà essere parcheggiata entro un certo raggio di un indirizzo utilizzato per le consegne Amazon, quindi a casa o al lavoro.

Strade, parcheggi chiusi e parcheggi in strada sono tutti luoghi idonei, purché si trovino in un indirizzo specifico e noto ad Amazon.

Dopo aver acquistato un articolo e aver selezionato la consegna in-car, Amazon invia una serie di notifiche al cliente per informare che il pacchetto è in arrivo. In qualsiasi momento, è possibile scegliere di modificare le posizioni di consegna o “bloccare l’accesso” all’auto nell’app Key, se per qualche motivo è necessario eseguire una commissione rapida o l’auto non sarà immediatamente accessibile al corriere.

Per trovare l’automobile del destinatario, i corrieri di Amazon avranno accesso alla sua posizione GPS e al numero di targa, nonché un’immagine della vettura.

Tutto questo non significa che Amazon abbia accesso ai dati dell’automobile perché tutte le informazioni personali sono sempre crittografate.

Consegna in automobile, le principali difficoltà

Non mancano, in questo segmento di servizi ipertecnolgici, problemi pratici. E uno dei più importanti è rappresentato proprio dalla connettività.

Se l’automobile dovesse essere parcheggiata in una zona poco coperta da un segnale per la telefonia mobile, addio consegna direttamente nel bagagliaio. I corrieri di Amazon avrebbero serie difficoltà per l’accesso ai servizi in cloud della casa automobilistica.

Altra questione che Amazon dovrà affrontare per ottimizzare al in-car delivery è la riprogrammazione della catena di approvvigionamento dell’ultimo miglio, soprattutto considerando che la consegna può avvenire in un luogo che può cambiare a seconda di dove è parcheggiata l’auto.

Durante un beta test, per esempio, Amazon non conosceva la posizione della vettura fino a sei ore prima che fosse programmata la consegna.

Prima che il servizio fosse attivo, anche se con un contratto biennale e in forma sperimentale, altre prove sono cominciate anche in Europa.

Consegna in automobile, come va in Europa

Nel 2016, Volvo ha lanciato un’opzione di consegna in automobile per i residenti di Stoccolma, lavorando con la startup svedese Urb-it.

Volkswagen ha messo a punto la sua concept car ID per farla funzionale anche come una “cassetta postale”. E in Germania Amazon ha già sperimentato le consegne in auto per un breve periodo con Audi nel 2015.

La scelta di GM e Volvo come partner di lancio è stata dettata essenzialmente dall’attenzione di entrambe le case automobilistiche verso la tecnologia delle auto connesse ed è calcolato che oltre 7 milioni di automobili del gruppo GM, come Chevy, Buick e Cadillac hanno potenzialmente accesso, grazie alla loro compatibilità, con questo nuovo servizio di Amazon.

Dal canto suo Volvo ha già lanciato da tempo Volvo On Call,  un servizio simile che offre agli abbonati assistenza stradale, climatizzazione remota e la possibilità di bloccare e sbloccare l’auto da qualsiasi luogo.

Del resto i potenziali clienti potrebbero trovare le consegne in-car più interessanti anche dal punto di vista dei costi.

Per iscriversi, infatti, non è necessario spendere i 250 dollari necessari per lo smart lock e la fotocamera destinati alle consegne a casa in assenza del cliente. E non occorre alcuna installazione aggiuntiva sull’automobile.

Tutto ciò di cui si ha bisogno è l’auto giusta e la volontà di consentire agli addetti alle consegne di Amazon di sbloccare il veicolo.

 

 

Ultima modifica: 14 Maggio 2019