Come guidare auto con cambio automatico

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Molto più semplice da usare, il cambio automatico sta diventando sempre più diffuso. Come si guida? Quali sono le differenze rispetto al cambio manuale?

Utilizzare una macchina con cambio automatico è più semplice rispetto ad una con cambio tradizionale. Per questo motivo, sempre più persone la preferiscono.

Tra l’altro, una vettura dotata di questo tipo di cambio dispone di soli due pedali – acceleratore, più piccolo e collocato sulla destra e freno, più grande e collocato sulla sinistra – permettendo una guida anche più comoda, soprattutto nei lunghi tragitti.

La leva del cambio automatico si trova solitamente alla destra del conducente, nel tunnel centrale tra i due sedili anteriori, oppure nella parte destra del piantone dello sterzo.

Sul cambio si possono leggere alcune lettere: P, D, N, R (se esso si trova al volante, le lettere dovrebbero essere leggibili nel quadro della strumentazione).

Queste indicazioni significano rispettivamente Trasmissione bloccata, Drive (gestione automatica), Folle e Retromarcia.

Per azionare le diverse marce occorre, per i selettori montati sul volante, tirare verso di sé la leva e poi spostarla verso il basso per selezionare la marcia; mentre, nel caso i selettori siano posizionati di fianco al sedile, vi è un pulsante da schiacciare per sbloccare la leva e poterla spostare nella posizione desiderata.

Per partire, tenendo il piede sul pedale del freno, si mette il cambio in posizione Drive, dopodiché si lascia andare gradualmente il freno in modo che la macchina inizi a muoversi.

La velocità va regolata con il pedale dell’acceleratore, senza bisogno di cambiare marcia.

Per frenare e parcheggiare

Per frenare o fermarsi, basta togliere il piede dal pedale dell’acceleratore e premere quello del freno.

Per parcheggiare, è necessario frenare sino a che la macchina non si ferma e posizionare il selettore del cambio in posizione Retromarcia (qualora sia necessario effettuare questa manovra).

Prima di spegnere il veicolo, invece, bisogna ricordarsi di tenere premuto il freno e mettere il cambio in posizione P (Trasmissione bloccata).

La marcia N (Folle) si utilizza quando la vettura non è in movimento e non bisogna controllare la velocità, come ad esempio durante le soste di alcuni minuti o in fase di rimorchio.

Freno-motore

Accanto alle lettere, vi sono poi indicati i numeri 1, 2, 3, 4 che rappresentano le limitazioni alle rispettive marce.

Questi si utilizzano come freno-motore in caso si debbano preservare i freni veri e propri. Ad esempio, possono essere utili in caso di discesa e quando, da una di queste marce, si vuole tornare alla modalità Drive, non occorre fermare l’auto.

Come abbiamo detto, guidare con il cambio automatico è molto semplice, ma bisogna tenere comunque conto di alcune avvertenze.

Innanzitutto, prima di passare da P a qualsiasi altra posizione è necessario premere il freno.

In secondo luogo, non bisogna mai inserire le modalità P o R mentre l’auto è in movimento e si deve avviare il motore quando si è in modalità P o N.

Sia in frenata che in accelerazione, occorre esercitare sui pedali una pressione graduale e leggera e infine, durante una lunga sosta, è opportuno selezionare la modalità N e tirare il freno di sicurezza, mentre nelle discese più ripide bisogna ricordarsi di non posizionare il cambio in modalità N.

Differenze cambio automatico e manuale

Ma cosa cambia tra cambio automatico e manuale? E quale delle due modalità è preferibile?

La differenza più evidente tra cambio automatico e manuale è l’assenza, nella prima tipologia, del pedale della frizione. Chi è abituato a guidare auto con cambio tradizionale, farà dunque molta fatica all’idea di tenere “a riposo” il piede sinistro e dovrà stare attento a non schiacciare per sbaglio il pedale del freno (generalmente molto ampio e, come abbiamo detto, posto a sinistra) confondendolo con la frizione. Se così dovesse succedere, può essere che l’auto freni di colpo, con il rischio di venire tamponati.

Oltre a ciò, il cambio manuale consente un maggiore controllo in tutte le fasi della guida e permette di “sentire” di più la propria auto, rendendo la guida un’esperienza più coinvolgente.

Per questo motivo, il cambio automatico è preferito dai “puristi” dell’argomento.

Ma, tra uno e l’altro, vi sono anche differenze economiche e meccaniche.

Differenze economiche e prestazionali

Innanzitutto, il cambio tradizionale è più economico, sia nell’acquisto (costa circa mille euro in meno rispetto all’automatico) che per quanto riguarda la manutenzione.

Grazie alla maggiore efficienza della frizione rispetto al convertitore di coppia, il cambio manuale consente inoltre una maggiore riduzione dei consumi se paragonato al suo “rivale”.

Il cambio automatico, invece, permette una guida più rilassata, perché esonera il conducente dal dover cambiare le marce. Questo comfort diventa più elevato soprattutto in città, dove altrimenti si è costretti a continui cambi di rapporto.

Tra i motivi per cui preferire l’automatico, vi è poi, come abbiamo visto, la facilità di guida, dovuta al fatto che esistono solo due pedali e non vi è frizione e, con la modalità sequenziale, guidare può anche essere divertente.

Sicurezza

Un altro indubbio vantaggio del cambio manuale è la maggiore sicurezza che questo offre rispetto al manuale, dovuta al fatto che, non dovendo staccare spesso le mani dal volante per cambiare le marce, il guidatore può concentrarsi sulla guida senza distogliere lo sguardo dalla strada.

Questo principio trova la sua massima espressione in pista dove, sulle auto da corsa, il cambio automatico di ultima generazione “doppia frizione” ha quasi completamente sostituito il manuale.

Le differenze tra i due sistemi sono dunque molte, ma molti sono anche i vantaggi di entrambi.

Per questo, la scelta tra l’uno e l’altro diventa esclusivamente soggettiva.

Ultima modifica: 31 Marzo 2017