Epicondilite: cause e rimedi per guidatori

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Conosciuta anche come “gomito del tennista”, l’epicondilite è un’infiammazione da non sottovalutare. Tecniche per curarla al meglio e prevenzione

L’epicondilite è un’infiammazione dei tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio alla parte esterna del gomito. L’epicondilite può essere molto dolorosa e, nei casi peggiori, impedire i movimenti nelle azioni quotidiane o nel lavoro.

Se il dolore viene trascurato, l’infiammazione aumenta e può causare altri problemi come: dolore all’avambraccio, al polso, rigidità e debolezza dell’articolazione. Nei casi più gravi, si può prendere in considerazione di ricorrere all’intervento chirurgico.

Senza dubbio, la prevenzione dell’epicondilite gioca un ruolo fondamentale. Il 2% della popolazione italiana ha questa patologia e i più colpiti sono gli uomini tra i 40 e i 50 anni. Gli autisti di camion e i tassisti sono coloro che ne soffrono maggiormente.

 

Epicondilite: la cura

 

L’epicondilite è in genere un disturbo che tende a migliorare spontaneamente (autolimitante), ma la maggior parte degli specialisti ritengono che sia utile l’applicazione dei seguenti cinque punti chiave per proteggere il gomito:

  1. Protezione.

Proteggete il gomito da ulteriori lesioni mettendolo a riposo fino a quando la situazione generale non migliora;

  1. Riposo.

Non fate lavorare troppo il gomito, ma non lasciatelo nemmeno immobile. Indossate una guaina elastica sull’avambraccio di notte per diminuire i sintomi.

  1. Ghiaccio.

Per diminuire il gonfiore usate la borsa del ghiaccio e fate dei massaggi. Cercate di applicarlo il prima possibile dopo la comparsa del dolore.

  1. Compressione.

Usate una benda o una guaina elastica per comprimere la zona lesionata.

  1. Elevazione.

Quando possibile cercate di alzare il gomito al livello delle spalle per prevenire o diminuire il gonfiore.

 

Prevenzione

 

Di fatto è molto difficile prevenire l’epicondilite, ma con un certo impegno a evitare movimenti e sforzi ripetuti in modo eccessivo nel tempo può sicuramente aiutare.

Si consiglia:

  • Fate il possibile per alternare le due braccia nell’utilizzo di movimenti ripetitivi;
  • Se possibile tenete i polsi diritti e rigidi. Così facendo saranno i muscoli dell’avambraccio superiore, più grandi e potenti, a fare il lavoro che di solito facevano i muscoli dell’avambraccio inferiore, più piccoli e deboli.
  • Valutare con il medico l’uso di ortesi.
  • Usate la borsa del ghiaccio. Dopo lo sforzo usatelo per massaggiare il braccio. In alternativa riempite un sacchetto o una tazza di plastica con l’acqua, e mettetela nel congelatore. Poi passate il ghiaccio direttamente sulla pelle del gomito, con movimenti circolari, per 6-7 minuti.

Per i guidatori

 

Il guidatore che soffre di epicondilite, come prima cosa deve evitare i lunghi viaggi in auto che infiammano i tendini del gomito. Poi non deve caricare oggetti pesanti sul veicolo, meglio farsi aiutare. Se proprio non si può fare a meno di guidare e caricare pesi importanti, la soluzione ideale per prevenire il dolore è quella di indossare un tutore del gomito.

Ultima modifica: 25 Luglio 2017