Divieto di sosta: quali sono i limiti consentiti?

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Un tondo rosso con barra trasversale dello stesso colore su fondo blu. Ovvero il temuto e sgradito segnale che manda in frantumi il nostro sogno di parcheggiare laddove lo desidereremmo. Il divieto di sosta è un incubo per molti. La gran parte delle sanzioni elevate dalle polizie municipali riguarda la più classica delle disposizioni per la regolazione della viabilità. Ma non tutti forse sanno che esistono delle condizioni nelle quali la sosta è consentita e i limiti sono derogati.

Deroghe al divieto di sosta

Vale la pena conoscerli. Una prima opportunità è quella offerta dall’articolo 39 del Codice della strada intitolato “Sosta consentita a particolari categorie”. Si tratta in pratica di una deroga che la norma concede a particolari segmenti della popolazione per i quali si rende necessaria la neutralizzazione dei diktat. In tali casi gli automobilisti troveranno in corrispondenza dell’inizio degli spazi di sosta la apposita segnaletica verticale che indica la prerogativa fornita alle categorie indicate dal simbolo riportato nella targa orizzontale su fondo bianco posta al di sotto del tradizionale cartello di divieto.

Spesso si tratta di una misura di civiltà che permette a fasce sociali più deboli di poter fruire agevolmente degli stalli di sosta in tutto il perimetro urbano. È il caso ad esempio delle deroghe riservate alle persone con status accertato di grave handicap motorio. Il già citato articolo 39 del Codice consente a invalidi e disabili o ai loro accompagnatori di parcheggiare anche nei posti ad altri vietati. È necessario comunque esporre sul parabrezza l’apposito contrassegno rilasciato dai comuni di residenza sulla scorta delle certificazioni sanitarie attestanti la condizione gravemente invalidante.

Ulteriori permessi

Altrettanto accade per le forze dell’ordine e per i mezzi di soccorso. Gazzelle e ambulanze possono sostare anche nelle aree ad altri vietate a condizione che ciò avvenga per esigenze di servizio. C’è poi il caso dei cittadini che vivono in particolari contesti urbani nei quali si rende necessario il rilascio di permessi per la sosta. Si tratta perlopiù di residenti nei centri storici delle città che possono chiedere ai propri Comuni il rilascio di permessi per la sosta anche in aree interdette. L’opzione deve però essere chiaramente indicata dalla segnaletica di riferimento e deve essere autorizzata da una delibera dell’ente concedente che indichi puntualmente le aree esentate dal “no parking”.

Limiti che possono inoltre essere bypassati per la sosta breve o fermata ma solo in particolari condizioni. Le elenca l’articolo 158 del Codice. Tra le altre la chance di fermata riguarda lo sbocco dei passi carrabili, l’ingresso al parcheggio, le fermate dell’autobus, sulle banchine. Ma a patto che il conducente sia nel veicolo o negli immediati paraggi e rimuova repentinamente il mezzo.

Ultima modifica: 30 Settembre 2019