Come diventare un commissario di gara della Formula 1

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La Formula 1 continua a esercitare un certo fascino su grandi e piccini. Sopratutto per gli appassionati di motori e di alte velocità, rappresenta un mondo da sogno, un mondo fantastico e, anche, un’opportunità di lavoro. Sì, certo, perché la Formula 1 è fatta prima di tutto da persone, dopo di che vengono le macchine, i circuiti, le gare.

E il numero di persone che gira intorno al mondo della Formula 1 è inimmaginabile: bisogna certamente contemplare i piloti – ossia coloro che ci mettono la faccia e che danno spettacolo – ma poi c’è tutto l’indotto. Si pensi, per esempio, ai meccanici – li vediamo lavorare concitati nei momenti di pit-stop – oppure si pensi a tutti coloro che progettano e costruiscono le auto.

E poi, anche, si pensi a tutto “il popolo” che rende fattibile una gara di Formula 1: ci sono gli addetti alla sicurezza, ci sono coloro che si occupano del circuito, ci sono coloro che rendono possibile la partecipazione del pubblico, e chi più ne ha, più ne metta, perché l’elenco delle persone che ruotano attorno alla Formula 1 è pressoché infinito. E poi c’è lui, il commissario di gara. Ma come si diventa commissario di una gara di Formula 1? Che carriera occorre fare, che strade si devono intraprendere? vediamolo subito.

Non siamo tutti piloti

Il mondo della Formula 1 gira intorno ai piloti, questo è indiscutibile. Ma è anche vero, che se si vuole entrare a far parte di questo mondo, non è detto che si debba per forza di cose correre. Come si è già detto, sono infatti tante e numerose le altre figure che orbitano intorno a questo particolare mondo.

Tra queste, un posto di rilievo spetta senza dubbio al commissario di gara ossia a colui che deve sovrintendere prima di tutto alla sicurezza della competizione. Un ruolo tutt’altro che banale, dunque, nel quale di sicuro non si può improvvisare. Vediamo dunque che percorso occorre intraprendere per diventare commissario di gara di una competizione di Formula 1.

Una figura centrale

In Italia, tutti i commissari di gara, e dunque anche quelli che operano nella Formula 1, devono sottostare alla gestione dall’ACI-CSAI, ossia l’Automobile Club d’Italia e la Commissione sportiva automobilistica italiana. Fanno eccezione, ma questa è un’altra situazione, le gare motociclistiche, che sono gestiti dalla Federazione motociclistica italiana.

Detto questo, per diventare commissario di gara delle Formula 1, occorre una formazione specifica: in altri termini, è obbligatorio frequentare corsi organizzati – normalmente l’organizzazione è a carico della federazione – e poi, un volta raggiunto il livello, occorre continuare ad aggiornarsi, con altri specifici corsi.

Dalla formazione, dunque, non si può prescindere, anche perché il ruolo del commissario di gare è un ruolo importantissimo: deve assicurare la sicurezza di tutti in primis dei piloti, e quindi deve essere pronto e tempestivo a segnalare anomalie, incidenti, ecc. Inoltre, in caso di incidente, è il commissario ad autorizzare soccorritori e medici ad entrare in pista.

In altre parole: il commissario di gara non si può permettere di sbagliare, perché un suo correre farebbe saltare tutto il sistema. Non dimentichiamo che è colui che coordina il lavoro di addetti antincendio, ambulanze, mezzi per il recupero delle vetture che hanno subito un incidente.

Commissario di gara o sbandieratore?

Il commissario di gara e il suo team comunicano con i piloti e con tutto il circuito attraverso sua serie di bandiere. A seconda del codice colore utilizzato, il commissario dice qualcosa.

Per esempio, se viene sventolata la bandiera gialla, vuol dire che in pista vi è un pericolo: i piloti devono rallentare. Se la bandiera gialla è doppia, allora il pericolo è realmente grave, se non gravissimo: massima attenzione. La bandiera rossa è però colei che segnala il massimo pericolo: la gara è sospesa, i piloti rientrano ai box. Il verde, invece, segnala la regolarità della circolazione: viene agitata quando si può riprendere a normale velocità.

In realtà ci sono ancora numerosissime bandiere da sventolare all’occorrenza e il commissario di gara, naturalmente, deve per forza di cosa conoscere i significati di tutte. Pertanto, occorre che sia una persona capace di intervenire tempestivamente e in grado di ricordare tutto, di avere la situazione sotto controllo a 360 grandi, se non di più. Vediamo quindi quali sono le caratteristiche tipo di un commissario di gara di Formula 1.

Commissario di gara, i requisiti

Avendo come compito principale il controllo e la sorveglianza della gara, per prima cosa i commissari devono essere lucidi. Inoltre, dovendo prendere decisioni tempestive anche in momenti che possono essere drammatici – si pensi agli incidenti, anche mortali, che nel tempo si sono verificati nelle competizioni di Formula 1 -, i commissari di gara devono essere freddi.

Ma – anche – tempestivi: le operazioni di soccorso vanno segnalate immediatamente, non si può perdere nemmeno un secondo di tempo. Devono poi essere dei grandi comunicatori, non verbali: come abbiamo visto, devono saper usare le giuste bandiere al momento giusto. E poi, naturalmente, devono essere dei grandi, grandissimi appassionati di Formula 1.

Al di là delle apparenze, infatti, si tratta di un mondo complicato, che porta a viaggiare per tutto il mondo, che implica il lavoro anche e soprattutto nel week end. Il che, ovviamente, può avere ricadute negative sulla vita privata. Ecco perché, lo ripetiamo, quello che accomuna tutti coloro che lavorano nei circuiti, è senza dubbio la passione.

Ultima modifica: 19 Aprile 2019