Le differenze tra auto ibride e auto ibride plug in

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Per comprendere appieno l’universo delle auto ibride, per prima cosa occorre fare dei distinguo. Per esempio, bisogna ricordare che esistono le auto ibride “di vecchia generazione”, al cui fianco, in maniera sempre più palese, da qualche tempo fanno bella mostra di sé le auto ibride plug in.

Basti pensare che, solo lo scorso anno, sulle circa 87mila vetture ibride vendute, quelle plug in sono state quasi 5mila. Un dato che, se detto così dice poco, dice molto di più se confrontato con quello dell’anno precedente: le auto ibride plug in, in 12 mesi, sono cresciute di circa il 60 per cento, superando quindi quell’iniziale ritrosia che gli automobilisti avevano nei loro confronti. Ma in che cosa differiscono, sostanzialmente, le plug in dalle vecchie ibride?

C’è ibrida e ibrida

Conosciute (anche) come auto PHEV o PHV, le auto ibride plug-in prevedono, a bordo della stessa auto, un classico motore endotermico – dunque benzina o diesel – insieme a un motore elettrico. Rispetto alle auto ibride tradizionali, quest’ultimo è dotato di presa di corrente. Mentre, diciamolo per i meno esperti, nella ibrida classica le batterie si ricaricano con il recupero di energia in rilascio. Per essere ancora più espliciti, non ci sono cavi per attaccarle alle famigerate “colonnine”.

I vantaggi del plug-in

I vantaggi delle auto ibride plug in sono facilmente intuibili: si può percorrere un certo numero di chilometri sfruttando solo il motore elettrico. Si ha senza dubbio a che fare con una coppia notevole, tanto che si parla di surplus di potenza e coppia. Non vi è il limite – tipico delle elettriche – della bassa autonomia. Non vi è la necessità – come invece si potrebbe pensare – di dover fare manutenzioni specifiche. Inoltre, per ricaricare il motore elettrico, vi sono una serie di opzioni, tutte valide.

Naturalmente la differenza sostanziale tra le diverse modalità riguarda principalmente la velocità e l’efficienza delle ricarica, ma sono tutte opzioni che possono fare comodo. Infine, ma non ultimo per importanza, le auto plug in possono beneficiare del cosiddetto ecobonus, il sistema incentivante messo a disposizione del Governo, che premia le auto che immettono una quantità di emissioni in atmosfera particolarmente contenuta. Non tutte le ibride plug in rientrano in questa categoria (il limite è di 70 g per ogni chilometro percorso), ma guardando le proposte dei costruttori, qualche modello interessante in questo senso, c’è.

Ultima modifica: 31 Maggio 2019