Come smontare lo specchietto retrovisore

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Da accessorio pionieristico e quasi facoltativo a parte integrante irrinunciabile di ogni automobile, anzi di ogni mezzo a motore. Lo specchietto retrovisore esterno è una componente ormai imprescindibile in termini di sicurezza di guida. Quello interno aveva già fatto da tempo il proprio ingresso nel mondo dei motori quando si è diffuso l’utilizzo dei suoi “cugini” collocati ai lati del veicolo.

Specchietto retrovisore: un valido aiuto per gli automobilisti

Uno sviluppo che progressivamente ha conquistato il mercato di settore e l’utenza con l’applicazione prima sul lato sinistro e presto anche sul destro. I successivi passi avanti hanno riguardato il tasso di tecnologia applicata a questo componente la cui importanza oggi non è semplicemente acclarata ma certificata dal minor numero di sinistri verificatisi dall’epoca della sua introduzione. Dalle iniziali levette che consentivano solo una parziale inclinazione di pochi gradi agli attuali dispositivi regolabili e riscaldabili, la strada percorsa è davvero tanta.

Tanto che se per ipotesi scomparisse all’improvviso, l’automobilista ne resterebbe certamente disorientato. Sicurezza in primo luogo ma anche comodità di guida. Gli specchietti retrovisori laterali esterni in aggiunta a quello tradizionale posto al centro dell’abitacolo permettono di operare anche le manovre più complicate senza mai dover distogliere lo sguardo dalla strada o effettuare pericolose torsioni del tronco. Con il tempo e l’evoluzione della tecnologia è cambiata, in meglio, anche l’accessibilità dei prodotti che nella fase di sperimentazione venivano spesso venduti come costosi optional. Oggi non è nemmeno più in discussione il loro inserimento nella dotazione di serie, anche nelle versioni più evolute.

Evoluzioni dello specchietto retrovisore

Con il tempo si è modificata anche la loro conformazione e la simbiosi con il resto della carrozzeria. Un aspetto molto importante quando ci poniamo la questione di come smontare lo specchietto retrovisore. Oggi le principali case automobilistiche propendono per un sistema basato su un alloggiamento in plastica installato direttamente nella zona del finestrino. Ma non è tutt’uno con la carrozzeria. Lo snodo appositamente creato fa sì che anche in caso di urto non subisca danni tutta la parte come invece accadeva ai primordi.

Ricordi di ere lontanissime, soprattutto se si considera che oggi le vetture montano spesso di serie il dispositivo che comanda l’apertura e la chiusura automatizzata degli specchietti. Smontare uno specchietto retrovisore è diventato dunque abbastanza semplice. Si parte dalla calottina esterna che va scalzata, delicatamente ma con fermezza, con un cacciavite a punta larga. Dietro il rivestimento troveremo tre bulloni e le prese. Vanno rimosse le prese della regolazione elettrica e dopo l’elemento riscaldante (se presente). A questo punto bisogna svitare i bulloni. Lo specchietto è ancora attaccato e non dovrebbe cadere ma è sempre opportuno sincerarsene reggendolo. A questo punto l’operazione è completata.

Ultima modifica: 18 Giugno 2019