In base a cosa si classificano i motori

6637 0
6637 0

I motori attualmente in circolazione e diffusi sul mercato, possono classificarsi in base a diversi parametri. Vediamo quindi di seguito quali sono i vari tipi di motori e in base a cosa si classificano.

I vari tipi di motore: classificazioni principali

Come si vedrà meglio anche più sotto, i motori a combustione interna si possono dividere in due grandi famiglie: quelli ad accensione comandata, in cui l’innesco della combustione avviene grazie a una scintilla, e quelli ad accensione spontanea – fondamentalmente i motori diesel – in cui la combustione avviene appunto spontaneamente, grazie alle condizioni favorevoli di pressione e di temperatura che si creano nella camera di scoppio.

Le due classi principali dei motori a combustione interna sono: motori volumetrici e motori continui.

Motori termici e loro componenti 

I motori termici trasformano l’energia termica fornita da un combustibile in energia meccanica e si suddividono in motori termici a combustione esterna e motori a combustione interna.

Il motore è composto da un basamento, una specie d’involucro all’interno del quale si trova l’albero a gomiti, al quale sono fissati i cilindri e la testata (o testa) che è la parte superiore.

I motori primi

Concettualmente vengono definiti motori primi tutte quelle macchine che trasformano in lavoro meccanico un’energia che non ha mai subito precedentemente nessuna elaborazione in altri motori; sono pertanto motori primi i motori a combustione, le ruote e le turbine idrauliche, gli aeromotori; non lo sono invece i motori idraulici volumetrici, quelli elettrici, quelli pneumatici.

In base al tipo di energia utilizzata si distinguono motori primi a fluido (aria, vapore, gas di combustione, liquido, plasma ecc.) e motori a solido (molla, volano, peso); i motori elettrici stanno a sé. Poi, al di là di ogni classificazione, esistono i motori a vapore, i motori marini ecc. In ogni motore, il lavoro meccanico viene fornito essenzialmente sotto due forme: a un albero rotante, come momento torcente, o a un ugello, come spinta unidirezionale; tale lavoro viene, il più delle volte, utilizzato da macchine, comprendendo in queste anche i veicoli. I più usati sono i motori termici e quelli elettrici.

Motori a combustione interna e alcuni tipi di alimentazione

Come si distinguono i motori a combustione interna?

In motore ad accensione comandata (impropriamente definito motore a scoppio, usato nel ciclo Otto) e motore ad accensione spontanea (usato nel ciclo Diesel).

Classificazione

  1. motore a due tempi.
  2. motore a quattro tempi.
  3. motore a sei tempi.
  4. motore a sette tempi.

I motori a combustione interna sono macchine motrici termiche in cui l’energia termica (calore) viene prodotta all’interno della stessa macchina bruciando un combustibile gassoso o liquido facilmente nebulizzabile.

In termomeccanica una macchina termica è un dispositivo fisico o teorico in grado di scambiare calore e lavoro con l’ambiente circostante o un altro sistema fisico. Il lavoro è prodotto sfruttando il gradiente termico tra una sorgente calda e una sorgente fredda.

 Alimentazione a GPL

La combustione del GPL è più pulita e meno inquinante rispetto a quella della benzina e del gasolio, genera quindi sicuramente meno emissioni. Un aspetto a volte negativo per questo tipo di alimentazione è legato all’affidabilità della vettura.

Come è fatto un motore a benzina?

In un motore a benzina sono presenti 4 fasi per il funzionamento: aspirazione, compressione, espansione e scarico. Durante l’aspirazione il pistone si muove verso il punto morto inferiore e tramite le valvole di aspirazione viene aspirata la miscela aria benzina.

Com’è fatto un motore diesel?

Un motore diesel è simile a un motore alimentato a benzina per il fatto che entrambi sono motori a combustione interna. All’interno di un motore diesel, ci sono una serie di cilindri contenenti pistoni collegati all’albero motore.

Classificazione dei motori a combustione interna

Il motore a combustione interna (MCI) o impropriamente motore a scoppio è una macchina motrice per convertire l’energia termica, posseduta da un flusso aeriforme aria-combustibile, in lavoro meccanico reso disponibile all’albero motore, ed usato per il movimento o convertito in corrente elettrica con generatore elettrico.

La conversione avviene nella camera di combustione, dove i gas combusti generano alta pressione ed aumento di volume tale che spingono il pistone verso il basso, e il pistone a sua volta fa ruotare l’albero motore e trasmette lavoro all’albero di trasmissione. La miscela consiste in un combustibile (benzina, gasolio, cherosene, gpl, gas naturale, alcool), mentre l’ossigeno dell’aria funziona come comburente. Il tipo di combustibile determina le caratteristiche del motore e quindi la sua applicazione nei vari ambiti.

in base alla tipologia i motori a combustione interna si suddividono:

  • motore volumetrico (il fluido motore viene elaborato con cadenza periodica all’interno di un volume ben definito e generato ciclicamente dal moto di alcuni organi meccanici);
  • motore a movimento alternativo, in cui il moto alternativo dei pistoni viene trasformato in un moto rotatorio attraverso un manovellismo di spinta rotativa;
  • motore a movimento rotativo, il pistone ha un movimento rotatorio più o meno costante a seconda del tipo di motore, come il motore Wankel e motore toroidale di Taurozzi;
  • motori continui (il fluido motore viene elaborato in maniera continua in una zona a volume non variabile e si configura quindi come un sistema meccanico energetico in deflusso);
  • turbina a gas;
  • motore a reazione come esoreattore e endoreattore (anche detto motore a razzo).

motori a movimento alternativo in base al tipo di ciclo termodinamico:

  • motore ad accensione comandata (impropriamente definito motore a scoppio, usato nel ciclo Otto)
  • motore ad accensione spontanea (usato nel ciclo Diesel)

oppure in base a come viene frazionato il ciclo sul moto alterno in motori:

  • motore a due tempi
  • motore a quattro tempi
  • motore a sei tempi
  • motore a sette tempi

Il motore volumetrico alternativo a quattro tempi è quello che fornisce l’energia meccanica a quasi tutti i mezzi di trasporto su gomma (escluso taluni motocicli con il due tempi), ma anche a barche a motore (escluso navi con il due tempi sovralimentato) e ad alcuni treni. Viene usato talvolta su un piccolo aeroplano ad elica e per produrre energia elettrica a bassa tensione.

Ultima modifica: 18 Agosto 2022