Come camperizzare un fuoristrada

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Se avete in mente una vacanza, lunga o breve che sia, davvero particolare e un budget nemmeno tanto consistente, l’idea potrebbe piacervi. Quel che occorre non è tanto un buon fuoristrada, quanto uno spirito di adattamento fuori dal comune, soprattutto se il viaggio in una fuoristrada camperizzato non lo affronterete da soli.

Da fuoristrada a camper in pochi passaggi

Non si tratta di fare i conti con gli spazi ridotti di un normale camper o di un caravan, che hanno, soprattutto nei nuovi modelli, delle soluzioni davvero geniali che riducono al minimo le difficoltà. Qui si parla di soluzioni che cambiano continuamente a seconda delle esigenze, degli orari, delle incombenze. Ed è chiaro che ci sono fuoristrada che si prestano meglio di altri a un intervento di camperizzazione.

Se trasformare una roulotte in un camper, vuol dire rendere quella che si definisce anche caravan semplicemente autonoma dal punto di vista energetico e sotto il profilo igienico sanitario, trasformare un fuoristrada in un camper richiede ben altra inventiva, oltre che naturalmente agli interventi per rendere il mezzo autosufficiente dal punto di vista energetico e dotarlo di quel minimo di servizi igienici.

Vi serve sicuramente un fuoristrada, se non ne possedete già uno. E se c’è questo acquisto da fare, meglio orientarsi su un buon usato, magari un vecchio e indistruttibile modello, come un Defender 90 o 110. Sono davvero il top per chi ha intenzione di vivere un’esperienza simile. Il 110 poi ha delle potenzialità enormi per diventare un camper vero e proprio.

Non è facile trovarli e soprattutto non sono fuoristrada a buon mercato. Un modello di fine anni 90, se in buone condizioni, può costare anche tra i 15 e i 18mila euro.

Cosa occorre per camperizzare il fuoristrada

Indipendentemente dalla scelta a proposito di fuoristrada, avrete bisogno di altro materiale per camperizzare il mezzo, ma non per questo occorrerà un budget importante. Con un paio di migliaia di euro sicuramente riuscirete ad attrezzare quella che finora avrete considerato soltanto una macchina per divertirsi anche sull’off road.

Prima di ogni altra cosa sarà opportuno rendere il fuoristrada autonomo per quanto riguarda l’energia elettrica. E servirà almeno un inverter da 600W, che supporti il doppio di picco, per trasformare la corrente da 12 volt in una 220. Sarà , assieme al pannello solare dal quale prenderà l’energia, il cuore pulsante del vostro nuovo camper e dovrà alimentare un po’ di elettrodomestici che vi serviranno per vivere qualche giorno a bordo dell’ormai ex fuoristrada.

Sicuramente un frigorifero da campeggio, che sarà in grado di funzionare sia a 12 volt, sia a 220 volta. Vi servirà una doccia elettrica, per avere almeno un po’ di autonomia per l’igiene personale, giacché un vero e proprio bagno da camper non lo avrete mai. Occorrerà anche un boiler per l’acqua calda e un fornello da campeggio a gas, e non certo elettrico, per non sovraccaricare troppo.

Montare anche una batteria supplementare vi garantirà energia a sufficienza anche quando il motore sarà spento, ma servirà un relais, proprio per alternare le due batterie quando il fuoristrada è spento. Bisognerà a questo punto realizzare una sorta di impianto elettrico parallelo, rispetto a quello esistente. E occorrerà un pannellino di comando per gestire tutto l’apparato.

L’aiuto di un esperto a volte è necessario

Se non avete una certa dimestichezza con le installazioni elettriche, meglio farsi aiutare da un elettricista se non da un elettrauto. Un impianto ben fato potrà reggere il frigo, il boiler, la doccia elettrica e anche altri elettrodomestici, come la moka elettrica e ricaricare altri device, come telefoni, telecamere, macchine fotografiche.

La doccia elettrica potrà essere realizzata adattando una da campeggio, che disponga una pompa a immersione e getto regolabile, attivata da un interruttore. Il boiler sarà quello di un normale camper, dall’ingombro ridotto, perché se c’è un problema serio da affrontare quando si vuol camperizzare un fuoristrada è appunto l’ingombro.

Dovrete imparare a sistemare al meglio le cose nello spazio a disposizione e l’ordine e la precisione dovranno essere compagni inseparabili in questa avventura, se vorrete una vacanza poco stressante, ma che non coincida con uno stato brado o giù di lì. Sarà importante disporre di tutta un’attrezzatura da campeggio che vi accompagni in questa esperienza. Non dimenticate bottiglie di acqua potabile a sufficienza per bere e cucinare, nel caso programmiate di stare lontani da fonti di approvvigionamento.

Accessori indispensabili

Una tanica di 20 litri di acqua sarà indispensabile come riserva. Occorrerà anche una lampada a combustibile liquido, per evitare di sprecare energia elettrica necessaria per altri usi. Stoviglie e vettovaglie non dovranno mancare e avranno il loro ingombro minimo. Il tettuccio del fuoristrada potrà essere un’ottima base per montare la tenda sotto la quale poter sistemare un materasso gonfiabile, ma anche delle sedie pieghevoli e un tavolo dal pranzo.

Per il materasso non rinunciate alla pompa per gonfiarlo: sarà di grande aiuto, perché per ridurre gli spazi il materasso andrà gonfiato e sgonfiato di volta in volta. E non dimenticate di lasciare lo spazio necessario per riporre i bagagli.

Il vestiario e l’occorrente per l’igiene personale non potranno di certo mancare e a seconda del tipo di viaggio che vi siete prefissati di affrontare, il bagaglio potrà assumere dimensioni diverse: mare o montagna cambia molto. Sarebbe opportuno disporre anche di una cassetta per gli attrezzi: utilissimi per le operazioni di montaggio e smontaggio o per piccole riparazioni. E cercate di trovare anche un angolino di spazio per una cassetta sanitaria.

Una piccola infermeria potrebbe essere indispensabile in certe occasioni. Siete dunque pronti per un’avventura con un fuoristrada che ormai ha davvero l’aspetto e la funzione di un camper, l’ultimo problema da affrontare riguarda la visibilità e la “guidabilità†del nuovo mezzo. Per affrontare questi aspetti, è importante bilanciare e sistemare bene il carico. La guida ne potrebbe anche trarre vantaggio, ma se i finestrini e il lunotto sono impediti sarebbe forse il caso di pensare a specchietti retrovisori supplementari e magari a una telecamera posteriore che aiuti nelle manovre.

Ultima modifica: 18 Dicembre 2018