Camper: come vivere in camper

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Se si vuol cambiare totalmente stile di vita e godersi la natura e sempre nuovi posti, il camper è senza dubbio la soluzione ideale.

Vivere in un camper per molti è il sogno di libertà che si realizza, attenzione però a valutare tutto nel modo corretto, altrimenti potrebbe risultare alquanto difficile adattarsi ad una realtà completamente nuova. E’ importante organizzare ogni dettaglio del nuovo stile di vita, prima di metterlo in pratica. Ecco alcuni consigli su come ottimizzare gli spazi e in che modo usufruire di aree appositamente attrezzate.

Come posizionare le cose nel camper

Se si decide di andare a vivere in un camper, nel caso non fosse mai stato sperimentato prima, la cosa più giusta da fare, potrebbe essere quella di provare prima di acquistarne uno. Magari si potrebbe fare una gita fuori porta come primo passo, per poi acquistarne uno tutto proprio. Si può quindi noleggiarne uno per il primo viaggio e poi, semmai, decidere di acquistarlo. In questo modo, sarà più semplice anche farsi una prima idea su cosa voglia dire vivere in camper.

Una volta che la decisione è stata presa, allora non resta che prendere un po’ di familiarità con il veicolo, così come con l’organizzazione di ciò che occorre portare con sé, stilare un programma per i luoghi dove ci si voglia spostare, ma anche di un possibile budget di spesa. E’ ovvio che, nel camper, non si potrà disporre di tutti gli oggetti che quotidianamente si hanno in casa. Lo spazio è ridotto e bisogna avere con sé l’essenziale, sbarazzandosi di tutto ciò che non sia strettamente utile. Una volta fatta la lista di ciò che può non essere utile al nuovo stile di vita, si potrebbe vendere gran parte degli oggetti superflui, in modo da ricavarne anche denaro utile per i propri spostamenti e trasferte. Potrebbe essere una buona soluzione!

Lista degli oggetti

Prima di mettersi in viaggio, è importante controllare di avere con sé il necessario. A tal proposito sarà utile fare una dettagliata lista e spuntare via, via ciò che è stato controllato. Nel posizionare tutti i vari oggetti a bordo del camper, bisogna considerare alcuni punti focali. La prima cosa utile da tenere in considerazione è il fatto che tutto ha un peso, seppure minimo, pertanto, la somma di quanto viene caricato influisce sul totale. In viaggio è opportuno distribuire bene i pesi, poiché questo ha delle conseguenze importanti sulla sicurezza di marcia.

Gli oggetti che hanno maggior peso, devono essere riposti in basso, nei gavoni sotto il pavimento oppure all’interno delle dinette, nelle apposite cassapanche. Nei pensili, invece, andranno riposti gli oggetti e utensili più leggeri, anche in vista di possibili cadute accidentali degli stessi. Importante anche fare attenzione a come debba essere fissato il carico. Bisogna ricordare che è responsabilità di chi sia alla guida del veicolo evitare di perdere gli oggetti in marcia. I bagagli dovrebbero essere fissati su apposite appendici posteriori. Se si posizionano anche biciclette, è obbligatorio esporre il cartello per carichi sporgenti.

Le aree attrezzate

Per quanto concerne le soste, è consigliabile ricercare un apposito luogo adibito alla sosta per tali veicoli. E’ preferibile evitare di sostare in aree troppo appartate o isolate, oppure, al contrario, in quelle troppo affollate, col rischio di creare disturbo. Solitamente, è più indicato sostare, soprattutto nelle ore notturne, in zone periferiche di paesi tranquilli. Ancor meglio se si possano avere a disposizione delle apposite piazzole del campeggio.

Vi sono, tuttavia, apposite aree attrezzate e ben organizzate, gestite dalle autorità locali, dove è possibile fermarsi in totale sicurezza. In tali aree è anche possibile usufruire di tutta una serie di servizi che rendano la vita nel camper più semplice. Ad esempio, in alcune aree è anche possibile effettuare l’allacciamento alla rete elettrica. In questo modo è possibile eseguire la ricarica delle batterie di bordo, disponendo di 220 Volt per utenze particolari. Importante, in tal caso, disporre di un cavo tripolare di lunghezza sufficiente e altre spine per l’inserimento nella presa. Si possono trovare anche in commercio delle spine multiple, con attacchi utilizzabili in diversi Paesi.

Sosta libera

Attenzione alla sosta libera, poiché non in tutti i Paesi questa è ammessa. Sarà opportuno informarsi in anticipo. In Italia, ad esempio, in virtù dell’articolo 185 del Codice della Strada, comma 2, la sosta di autocaravan è consentita se l’autoveicolo non poggia al suolo, salvo che con le ruote, se non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e soprattutto se non occupa la sede stradale in misura eccedente il veicolo stesso. Importante, quindi, prestare dovuta attenzione alle limitazioni locali, magari rivolgendosi alle forze dell’ordine del luogo in cui si sosta.

Sarà poi opportuno anche parcheggiare il proprio veicolo su di un’area piana, con l’aiuto di una piccola livella fissata al pavimento in modo da non avere problemi con gli scarichi dei lavelli e della doccia, ma soprattutto per consentire al frigorifero di lavorare al meglio.

Come caricare l’acqua

Quando si viaggia in camper, una delle esigenza di maggior importanza è quella di poter disporre di acqua. Ecco quindi che è fondamentale, prima di partire, fare il pieno di acqua potabile a bordo. Si tratta di un’operazione molto semplice, che può essere effettuata presso quelle strutture che garantiscono tale servizio. Le aree apposite sono quelle adibite alla sosta dei veicoli, i campeggi, ma anche gli agriturismi. Non solo, è possibile fare il pieno di acqua anche in specifiche aree comunali, create proprio per tale scopo.

Attenzione, però, quando si fa il pieno a bordo, a non confondere i bocchettoni di rifornimento per l’acqua, con quelli per il gasolio. In alcuni veicoli i due possono essere molto simili tra loro, per cui si rischia di fare confusione.

Come effettuare lo scarico delle acque reflue

Allo stesso modo del carico di acqua a bordo, è importante anche prestare attenzione alle modalità di scarico delle acque reflue. Solitamente, queste vengono raccolte in due differenti tipi di serbatoio. Per quanto riguarda le acque di scolo della doccia e dei lavandini, sia del bagno, che della cucina, andranno a finire in uno o più serbatoi. Queste vengono indicate come acque grigie e andranno svuotate per caduta, posizionando il rubinetto dello scarico, su di un pozzetto che è appositamente adibito alla loro raccolta.

Mentre, per quanto riguarda le acque che provengono dal WC, definite, appunto, nere, queste confluiranno all’interno di un serbatoio che viene definito nautico. Questo serbatoio è estraibile, tale da consentirne il trasporto e lo svuotamento in aree apposite. Queste saranno infatti scaricate presso luoghi idonei a tale operazione. Si tratta in tal caso di un’operazione che deve essere eseguita con una certa frequenza, poiché l’autonomia della cassetta non è particolarmente elevata. Tuttavia, è anche possibile posizionare a bordo una seconda cassetta, in modo da raddoppiarne l’autonomia.

Nelle aree del nord Europa, si può usufruire di specifici dispositivi che si occupano dello svuotamento per aspirazione, ma sono per lo più a pagamento. Nel serbatoio vuoto, inoltre, bisognerà versare degli appositi liquidi disgreganti, che sono in grado di liquefare il contenuto del serbatoio, in modo anche da contrastare la formazione di odori poco gradevoli.

Ultima modifica: 14 Febbraio 2018