Caffè alla guida, meglio non esagerare

4002 0
4002 0

Il Caffè alla guida è considerata un’abitudine quasi sacra per tutti gli italiani. Non solo al mattino presto, non solo a colazione, ma anche nel corso della giornata. Tuttavia, come tutte le abitudini, rischia di essere pericolosa soprattutto per chi si trova la guida.

Il caffè, un tonico per eccellenza

Il caffè è famoso per le sue proprietà energetiche e per come riesce a stimolare la concentrazione allontanando il sonno e favorendo – ma in qualche caso anche accelerando – la circolazione sanguigna. Ma, come tutte le bevande che hanno proprietà stimolanti è bene non esagerare con il caffè. In alcuni paesi, in modo particolare in Brasile, il caffè e tutte le sostanze a base di caffeina, vengono utilizzate in modo davvero massiccio da chi guida per professione. Purtroppo, sotto questo aspetto, non ci sono limiti e non ci sono nemmeno molti controlli.

In Brasile, ad esempio, è famosa quella che viene definita la dieta del camionista. Quando l’autista di un mezzo pesante è costretto ad affrontare sessioni lunghissime, anche di migliaia di chilometri in pochi giorni, assume Coca Cola. Che fondamentalmente come molti altri soft drink simili è a base di caffeina, caffè – anche se quello brasiliano è molto meno efficace e potente del nostro classico espresso all’italiana – e guaranà. Il guaranà, sotto questo aspetto, merita di essere approfondito.

I paesi dove si esagera, il Brasile

Il guaranà è una delle tantissime peculiarità vegetali e alimentari che arrivano dal Brasile dove viene consumato in modo molto massiccio non solo da chi guida, ma anche da chi si sottopone a lunghi turni di lavoro, da chi – magari – vuole un minimo di reattività in più: soprattutto al mattino. È un tonico. Ormai lo si trova ovunque anche nel nostro paese, in farmacia come nelle erboristerie. Si tratta di un prodotto che arriva proprio dal Brasile, da una pianta curiosa e diffusa in tutto il paese i cui frutti, molto amari, vengono essiccati e tritati. Il loro concentrato, di solito distribuito in opercoli, contiene dosi di caffeina fino a dieci volte superiori a quello di un normale espresso.

I camionisti brasiliani, pur di restare alla guida per tutto il tempo necessario, a volte anche 24 ore di fila, bevono moltissimi caffè e assumono numerosi opercoli di guaranà che finiscono per aumentare la concentrazione, allontanare il sonno ma anche accelerare notevolmente il battito cardiaco. Uno stimolante che purtroppo quando viene assunto senza controllo medico e abbinato a dosi massicce e continue di caffè finisce per creare numerosi problemi di carattere cardiovascolare. Spesso purtroppo fatali.

Caffè alla guida, la cosa giusta da fare

Alla fine, come in tutte le cose, bisogna comportarsi con un minimo di equilibrio e di buon senso. Mettersi alla guida dopo avere mangiato, soprattutto nelle ore più calde, non è il modo migliore per allontanare il sonno e mantenere la concentrazione. E non sarà certo con un caffè, o con qualche bibita energetica, che guideremo meglio e più sicuri. Quando si ha sonno è opportuno fermarsi, anche per una sosta di un paio d’ore, tirando giù sedile e provando a rilassarsi e fare un breve sonno.

È comunque un tempo di recupero più che sufficiente per consentire al nostro cervello di riacquisire tono e concentrazione. Per riprendere poi la guida senza ulteriori rischi. Certo, nulla è come qualche ora di sonno su un letto comodo. Anche se molti preferiscono affrontare lunghi viaggi con la logica del “fare tutta una tirata”, è sempre meglio avere qualcuno che ci dia il cambio alla guida e cercare di spezzare il ritmo del viaggio in più fasi. Meglio alternare la guida al riposo e approfittando della sosta per bere e mangiare qualcosa di leggero.

Attenzione alle bevande energetiche

Non tutti reagiscono alla stessa maniera. Alimentarsi richiede attenzione. C’è chi è allergico ad alcuni prodotti, o sensibile ad altri, o incapace di assimilarne alcuni. Vale per il latte, la farina di grano e molto altro. Ma anche il caffè porta risultati diversi su ognuno di noi. Dipende dalla quantità che ne assumiamo, da alimenti con cui integriscono. Ma anche da quante ore di sonno siamo reduci e se siamo sotto stress o meno. Il detto, ormai celebre, secondo il quale il caffè rende nervosi è purtroppo assolutamente corretto. Il caffè può portare qualche problema a chi soffre per esempio di gastrite. Favorisce un’ipersecrezione gastrica ed è sconsigliato assumerlo a stomaco vuoto. L’acido tannico contenuto nel caffè può avere effetti indesiderati su soggetti particolarmente sensibili.

Molte bibite energetiche presenti sul mercato fino a qualche anno fa erano vietate in Italia perché superavano il limite consentito di caffeina. Sono bevande che consentono sì di aumentare il tono dell’attenzione e dell’umore per qualche tempo. Ma se consumate in modo eccessivo possono portare a problemi seri che riguardano la circolazione. E dunque ipertensione, con momenti di aggressività e di nervosismo. Gli ultimi studi purtroppo parlano di molti casi di diabete provocati da un eccessivo consumo di soft drink a base di caffeina.

Un piacere che deve rimanere tale

Fondamentalmente il caffè resta un grande piacere, un classico del nostro paese. L’Italia non produce molto caffè, certo non quanto quello di estrema qualità che arriva dai paesi dei Caraibi e tropicali. Ma vanta un’eccellenza nazionale per quanto riguarda la torrefazione e la produzione di macchine per il classico espresso. Tutte le migliori macchine del mondo sono italiane e sono distribuite ovunque.

Il nostro paese, sotto questo aspetto, offre una rete di bar e di stazioni di servizio assolutamente straordinarie e fornitissime. Qui il caffè è, per l’appunto, il prodotto più consumato in assoluto. Se lo si considera come una piacevole integrazione alla colazione, a uno spuntino leggero, a una rapida cena prima di ripartire è perfetto. Non è opportuno considerarlo la soluzione per tenere gli occhi aperti a tutti i costi e completare il proprio viaggio.

Ultima modifica: 19 Agosto 2020