Blues Mobile: una delle auto più iconiche del cinema

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Le auto sono spesso delle grandi protagoniste del cinema. Al pari di attori strapagati e blasonati, sono molte le automobili che hanno contribuito a rendere molto noti alcuni film, prima sul grande schermo, poi, in seconda battuta, in televisione. Ma sono anche numerose le auto che sono state vere e proprie protagoniste di serie, telefilm e cartoni animati, come ad esempio la Blues Mobile dei Blues Brothers.

Elencarle tutte naturalmente sarebbe impossibile e, di fatto, si resisterebbe una fotografia molto incompleta, ma basti pensare alle auto protagoniste di veri e propri cult di qualche anno fa, un esempio per tutti Supercar. Chi non ricorda la celebre – ma forse è riduttivo – frase con cui Michael Knight (alias David Michael Hasselhoff), negli episodi del celebre telefilm americano, chiedeva alla sua fedelissima auto di recuperarlo e toglierlo da situazioni discutibili? Chi non ha mai pronunciato la frase “Kitt, vienimi a prendere!”, parlando nel proprio orologio?

In questo caso si tratta di un’auto del futuro, ma sono numerosissimi gli altri esempi di auto che hanno reso celebre film e telefilm. Tra questi vi è senza dubbio Blues Mobile.

Vediamo cosa c’è dietro il suo successo e quali sono i motivi che hanno reso tanto celebre l’auto Blues Mobile. Gli appassionati del cinema apprezzano molto quest’auto magica che aiuta i due mitici fratelli a percorrere quasi 100 miglia, tra un’avventura e un inseguimento dietro l’altro. Non mancano, naturalmente, le curiosità e gli aneddoti che hanno reso la Blues Mobile un vero e proprio mito.

Blues Mobile: più che un’auto, un mito

Senza troppi giri di parole, basti dire che la Blues Mobile è la macchina protagonista di The Blues Brothers. Siamo quindi nel 1980 e stiamo parlando di due dei fratelli più famosi di sempre: Jake e Elwood Blues. L’auto in questione è la mitica Dodge Monaco, versione berlina, ed è un modello del 1974, dunque stiamo andando indietro di ben 45 anni.

Questa macchina più che un’auto è un vero e proprio mito e non solo perché è protagonista del celebre film, ma anche perché è l’auto che veniva utilizzata nei primi anni settanta dalla polizia americana. In The Blues Brothers la storia dell’auto si accompagna a quella dei due fratelli. Ma prima di entrare nel dettaglio della storia, un cenno allo speciale equipaggiamento di questa auto è come minimo doveroso.

Blues Mobile sotto la lente

Parafrasando la frase celebre con cui i due fratelli Blues parlano della Blues Mobile si ottiene già una buona descrizione di questa auto mito. Più o meno, la descrivono così: il motore è truccato, le gomme non possono scoppiare, le sospensioni sono state rinforzate, e il paraurti è anti-strappo. Quanto ai cristalli, sono resistenti ai proiettili e, naturalmente, l’antifurto non è necessario: è un’auto della polizia.

Stiamo parlando comunque di un’auto senza dubbio molto potente, il cui motore della Chrysler è in grado di erogare una potenza di 375 cavalli. D’altro canto parliamo di un V8 enorme: sono 7209 i centimetri cubici. La Dodge Monaco Blues Mobile protagonista del celebre film è inoltre equipaggiata con rostri anteriori.

Nel film l’auto si prodiga in notevoli performance: esegue senza problemi evoluzioni di fatto impossibili, arrivando addirittura volare in alcuni momenti. Pare che – ma il condizionale è d’obbligo – alcune scene in cui l’auto viene ripresa lanciata a velocità folli siano state girate davvero. Non sappiamo dire se si tratti di verità – magari un po’ romanzata – o meno: di certo tutti ricordano quel tachimetro inchiodato sulle 120 miglia all’ora, il che significa che l’auto era lanciata a 200 all’ora. 45 anni fa.

Auto magica

Nel film, dunque, si tratta di fatto di un’auto magica, che salta, vola, ma che non è (per nulla!) curata nel look. Anzi, potremmo senza dubbio dire che la Dodge dei fratelli Blues si presenta decisamente male, sporca, poco curata, con una cronica mancanza di pezzi. Inoltre, anche il comportamento dei fratelli Blues ne compromette l’estetica: al suo interno viene abbandonato qualsiasi cosa, in modo particolare i pacchetti delle sigarette fumate dai due.

L’auto, molti lo ricorderanno, è parte integrante del film. D’altro canto, senza la Blues Mobile, i due mitici fratelli non avrebbero mai potuto fuggire dal loro concerto. Il finale della Blues Mobile non è però tra i migliori: a un certo punto – siamo in una delle scene clou – l’auto collassa all’arrivo al Daley Center. Uno dei due fratelli – Elwood – quasi ne celebra il funerale, togliendosi il cappello e omaggiando così la compagna di tante avventure.

Curiosità

Come si è detto, durante le riprese, all’auto non è stato risparmiato molto. A questo proposito va dunque ricordato che per chiudere le riprese, non è stata utilizzata un’auto sola, ma ben 13 macchine. D’altro canto, sarebbe stato impossibile che una sola automobile potesse eseguire salti, sfondare vetrine, correre a più non posso, senza essere mai sostituita.

Ma c’è di più: gli amanti del genere, infatti, potranno vendere la mitica Blues Mobile recandosi a Los Angeles, negli Universal Studios. Una delle tante vetture utilizzate per girare il film, infatti, fa bella mostra di sé nel museo. Chiunque dovesse fare il tour non potrà fare a meno di riconoscerla. Certo, non la si può toccare, ma, insieme ad altre auto mito custodite nel museo, la si può ammirare per qualche istante.

Ultima modifica: 24 Settembre 2019