Blocco motore moto: che cosa è come funziona

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Blocco motore, monoblocco o, anche basamento: così può essere chiamato il blocco del motore, ossia quel “contenitore” – ma contenitore è improprio! – che ha il compito di ospitare gli elementi del motore. Nei motori a scoppio con questo termine si identifica quella componente deputata a compiere l’importante trasformazione di energia chimica in energia cinetica, ossia l’energia che farà muovere il mezzo. Comprenderne il funzionamento del blocco motore, anche per i non addetti ai lavori, è piuttosto semplice.

Che cosa è il blocco motore

Riassumendo per sommi capi e in maniera molto schematica, il combustibile viene optato nella cosiddetta camera di combustione, dove, grazie a una scintilla e alla conseguente esplosine, si ha la spinta del pistone. Questo, essendo collegato al cosiddetto albero motore, non fa altro che trasformare il vettore del movimento in energia meccanica rotativa: ne consegue che le scintille e piccole esplosioni controllate, per essere efficienti e non pericolose, devono essere contenute in un unica camera (il blocco motore appunto).

Semplice, ma non troppo

Va detto, però, che quanto detto fino ad ora è stato utile per semplificare, fino allo stremo, il concetto di blocco motore. Per essere più realisti, invece, dobbiamo dire che all’interno del monoblocco si trovano parecchie componenti, che prendono il nome di anime e di canali, ciascuna delle quali svolge una funzione fondamentale per l’intero funzionamento del motore.

Gli aspetti più importanti da tenere in considerazione, relativi al blocco motore, sono:

  • Temperatura del blocco, sia a inizio, sia a fine ciclo: dalle temperature, infatti, dipende il cosiddetto rendimento del motore, ossia la sua efficienza.
  • Posizione del pistone: che può essere orizzontale oppure verticale. Questi ultimi, in generale, sono meno efficienti. E, altro aspetto da considerare, possono essere raffreddati solo ad aria (quelli orizzontali anche per via liquida).

L’alternativa al monoblocco

Avete mai sentito – certamente sì! – il sopraggiungere di moto rumorose? Ecco, quelle moto non hanno il monoblocco ma il loro motore è composto da strutture composte da 2 o più parti separabili tra loro. Così si spiega il potente rumore e le (fastidiose) vibrazioni, colpevoli di quei picchi di inquinamento acustico, ma capaci di inorgoglire tanto il centauro che ne è il diretto responsabile. Dunque, ricapitolando, il blocco motore non soltanto è la sede di tutti gli elementi che compongono il motore, peraltro rendendolo più efficiente, ma è anche un elemento strategico in termini di rumorosità del mezzo.

Ultima modifica: 21 Maggio 2019