Autodromo Monza: la pista della maratona in bicicletta

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In bicicletta nell’Autodromo di Monza, una gara da non perdere per coloro che amano le sfide sull’intramontabile due ruote.

Un’occasione unica per potersi sfidare sull’asfalto di quello che rappresenta il tempio della velocità, targata F1. Nell’autodromo di Monza si sono, infatti, celebrate le vittorie dei grandi piloti della formula 1, come Fernando Alonso, Sebastian Vettel, Jenson Button e moltissimi altri ancora. Un brivido tutto da vivere!

Lunghezza

 

L’autodromo di Monza è un circuito automobilistico di fama internazionale che si trova all’interno del parco cittadino. Si tratta del terzo percorso più antico a livello mondiale, dove si celebrano le sfide e le vittorie più importanti del panorama agonistico italiano e non solo. L’Autodromo, non a caso, è anche la storica location del famoso Gran Premio d’Italia di formula 1. E’ stato, infatti, la sede di tutte le sfide del Gran Premio, in modo ininterrotto sin dal 1950, fatta eccezione del 1980. Inoltre, qui si disputano anche le sfide del Gran Premio delle Nazioni per quanto riguarda il Motomondiale. Non è tutto, poiché in questo selciato ad alto tasso di brividi da mozzare il fiato, si concentra la gran parte degli eventi e delle manifestazioni organizzate con scopo non di lucro, quali corse di beneficenza, concerti e molto altro.

La sua lunghezza complessiva? Presto detto, poiché il tracciato di Monza è costituito da ben 5793 metri di lunghezza, con quattro lunghi rettilinei. Qui, i piloti di formula 1 possono anche superare i 340 km/h. Chiaramente, le auto impiegate sono il frutto di una lunga serie di soluzioni ben studiate e progettate, al fine di garantire efficienza aerodinamica per questo particolare tracciato. Recentemente, però, il percorso di Monza è diventato anche lo scenario ideale anche per una sfida interessante fatta su due ruote. Non stiamo parlando di motociclismo, bensì di una gara su biciclette, le nuove ultraleggere e pieghevoli due ruote per gli appassionati del genere.

Regolamento

 

Scopriamo ora quale sia il regolamento di questa gara ciclistica, che si disputa proprio nel tempio della velocità. La prima cosa che bisogna precisare è che vi è la possibilità di iscriversi alla competizione, sia in maniera singola, vale a dire da solitari, oppure partecipandovi in squadre. Queste ultime devono essere composte, a scelta, da 2, 4 oppure 8 componenti. Possono essere squadre solo maschili, solo femminili, oppure miste, non vi è alcuna distinzione. In questo modo, ci si può dare il cambio a staffetta. Requisito indispensabile per poter partecipare è quello di aver compiuto 16 anni di età. Il tempo complessivo della gara è di 12 ore, per cui, vince chi avrà percorso il maggior numero di chilometri una volta che sarà dato lo stop al tempo.

Per potersi registrare è altresì necessario possedere la tessera di affiliazione presso la Federazione Ciclistica Italiana, oppure ad uno qualunque degli altri enti di promozione sportiva. Si può trattare quindi di ACSI, AICS, ASI, CSAIN, CSEN, CSI ed altri. Per i partecipanti stranieri viene richiesto il tesseramento presso una delle associazioni ciclistiche nazionali riconosciute dall’Union Cycliste Internationale, UCI.

Tuttavia, coloro che non fossero tesserati presso un’associazione sportiva, sia che si tratti di italiani sia che siano stranieri, sarà possibile effettuare l’acquisto direttamente all’interno dell’Autodromo durante il giorno della gara, la tessera ad uso giornaliero di FCI, il cui costo è di euro 15. Si tratta di una tessera che può essere rilasciata solo previa presentazione di un documento di identità valido, oppure di un certificato medico che sia valido per attività sportive agonistiche di ciclismo oppure di triathlon. Questo può essere quindi redatto sia in italiano che in inglese nel caso in cui il partecipante fosse, appunto, straniero.

Per la competizione sono ammesse le bici da corsa provviste di cambio tradizionale, oppure con scatto fisso. Le ruote consentite dovranno essere per gli uomini di 28”, mentre, per le donne di 28” o 26”. Non sono ammesse le ruote a razze. Sono consentite le prolunghe che giungano all’altezza dei freni. Chiaramente, è obbligatorio indossare il casco e disporre sul mezzo di luci anteriori e posteriori.

Descrizione percorso

 

Vediamo ora di capire in che modo sia fatto il tracciato che bisogna percorrere. In seguito alle prime edizioni dell’evento, si è giunta alla sua terza riproposizione per una gara entusiasmante, ricca di divertimento da vivere dal tramonto sino all’alba, per dodici ore di no stop in sella alla propria bici. Un percorso illuminato dalla luna, lungo i rettilinei più famosi del circuito nazionale più apprezzato al mondo. Tutto ciò di cui bisogna armarsi per scendere su questa meravigliosa pista è, anzitutto, la voglia di rimettersi in gioco in una nuova ed appassionante sfida, un pizzico di spirito di avventura e il desiderio di giungere sino al traguardo vincente. Se non partecipate alla gara da soli, ma in squadra, potrete alternarvi a staffetta con i vostri compagni lungo tutto il percorso delle dodici ore di biciclettata. Ad avvolgere la vostra vista ci sarà un bellissimo parco secolare, sarete immersi nel meraviglioso mondo della natura e il buio della notte sarà illuminato solo dalle luci delle vostre biciclette. Una sensazione più che da descrivere, da vivere!

Per coloro che partecipano alla gara senza squadra ma da soli, sono previste anche delle corsie preferenziali e tutta una serie di servizi dedicati. Per quanto riguarda l’ingresso sia per il pubblico, che per gli accompagnatori e lo staff di supporto, questo resta totalmente gratuito. I ciclisti della notte, si cimenteranno sullo stesso percorso che solo pochi giorni prima è stato lo scenario dei professionisti dell’ultima tappa a cronometro del Giro d’Italia. Si dovrà correre, come già sottolineato, per 12 ore dalle 8 del sabato sera, sino alle 8 del mattino della domenica mattina seguente.

Durante l’ultima edizione dell’evento, Radio Deejay ha sostenuto e dato energia ai partecipanti con la sua musica. Questi hanno infatti pedalato al ritmo delle canzoni che hanno fatto la storia della musica negli ultimi dieci anni di Radio Deejay. Motto dell’evento è stato, infatti bike like a deejay. Non è tutto, perché la maratona ciclistica è stata anche un importante momento di adesione e partecipazione collettiva a progetti senza scopo di lucro che sostengono coloro che ne hanno più bisogno. Un’occasione per una pedalata solidale davvero unica e decisamente da ripetere!

 

Ultima modifica: 21 Settembre 2017