Auto ibride, tutto quello da sapere sugli incentivi

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Le auto ibride piacciono sempre di più, perché sembrano essere il giusto compromesso tra efficienza delle prestazioni e rispetto dell’ambiente. Inoltre non presentano limiti dal punto di vista infrastrutturale perchè, al contrario delle “colleghe” elettriche, non richiedono ricariche particolari a meno che non siano plug-in, ma questo è un altro discorso. Per tali ragioni, i costruttori stanno “spingendo” sulle ibride, proponendo modelli diversi. Inoltre, a dare un’ulteriore accelerata al segmento ibrido, ci sono anche gli incentivi messi a punto dal Governo giallo-verde.

Vediamo di che cosa si tratta e a chi spettano. Sì, perché una premessa è senza dubbio necessaria: non tutte le auto ibride rientrano tra quelle incentivate.

Auto ibride: cobonus o supertassa?

Il quadro incentivante (e disincentivante) messo a punto per il settore automotive, è stato uno dei tormentoni di inizio anno. Molti lo ricorderanno: fin dai primi giorni del 2019 si è speso tempo a cercare di capire e di chiarire che cosa si intendeva per ecotassa e eco bonus. Il sistema di incentivi di quest’anno , infatti, è sui generis rispetto ai sistemi del passato. Quando quindi si iniziò a parlare di eco o super tassa, molti ripensarono al super bollo del passato, temendo quindi che le proprie auto potessero ricadere nel provvedimento (costoso). In realtà, si tratta di un provvedimento che viene applicato solo al momento dell’acquisto e che intercetta i modelli che – secondo il Governo – sono maggiormente inquinanti. accanto a questo provvedimento punitivo, l’Ecobonus. Ossia l’incentivo volto a incrementare gli acquisti di auto elettriche ed ibride. Ma non di tutte però!

L’Ecobonus nel dettaglio

Beneficiano dell’ecobonus le automobili che hanno un grado di emissioni di CO2 in atmosfera al massimo di 70g/km. Se l’auto (anche ibrida) rientra in questo range, allora si potrà beneficiare di uno sconto pari a 2.500 o 1.500 euro, a seconda che vi sia o meno la rottamazione. Con questo limite, va detto, sono davvero poche le ibride a rientrare nel range di cui sopra, perchè normalmente le auto a doppia trazione inquinano di più. Ecco perché il provvedimento è stato parecchio discusso: in pratica, sono in pochissimi a ritenere che sia un incentivo capace di far ripartire il mercato automotive o, semplicemente, capace di incentivare il segmento delle ibride. In altre parole, per svecchiare il parco macchine circolante – che vede in circolazione veri e propri ferri vecchi, capaci di dare vita a un disastro ecologico – serve altro.

Ultima modifica: 31 Maggio 2019