Antonio Cairoli, carriera e vittorie più importanti

3455 0
3455 0

Giovanissimo – classe 1985 – Antonio Cairoli, detto Tony, siciliano di Patti, è oggi uno dei piloti più in vista nel panorama del motocross. D’altro canto non potrebbe essere diversamente, visto che all’attivo ci sono infatti ben 9 titoli mondiali, conquistati in tempi rapidi, rapidissimi, basti pensare che ben sei si concentrano tra il 2009 e il 2014, dunque uno dopo l’altro, senza perdere tempo, senza perdere un colpo. Tony, in effetti, la stoffa del campione ce l’ha fin dagli esordi, quando piccolissimo sale sulla prima minicross. Ma andiamo con ordine e vediamo di ricostruire la vita e la carriera di questo importante e vincente pilota.

A 4 anni sulla prima moto

Sicuramente è un déjà vu, ma si fa sempre una grande fatica ad abituarsi: anche Antonio Cairoli, così come altri fuori classe delle due ruote, a soli 4 anni è già in sella alla sua prima minicross. A volerlo sulla moto è il papà Benedetto, appassionatissimo di Vespa e non solo.

E, ovviamente, deve avere la stoffa del campione, perché altrimenti non si spiegherebbero quelle numerose conquiste di titoli regionali fin da subito. Ad essere precisi, non è vero che Tony a 4 anni corre già ufficialmente: per il primo campionato occorre attendere i suoi 7 anni.

Nel ’99, comunque, giovanissimo, si aggiudica il titolo di juniores. Da lì si pare un mondo: entra in tutte le categorie, dall’élite ai cadetti, fino alla Europeo 85. Senza entrare nel merito della singola gara e del singolo campionato, Tony Cairoli continua a farsi notare e far parlare di sé: le vittorie sono numerose, tanto che nel 2002 approda al FIM Motocross World Championship: il gioco si fa serio.

Le vittorie più importanti

Nella Repubblica Ceca, nel 2004, arrivano ulteriori conferme circa la sua bravura: non soltanto vince la gara di Loket, ma si piazza anche terzo nella classifica finale. Anche il 2005 dice bene: Tony migliora ulteriormente le sue performance e si colloca al secondo posto della classifica generale. Il mondo della motocross, e non solo, capisce così di avere a che fare con un fuoriclasse, con un campione destinato a far parlare di sè.

Anche nel 2006 conquista un importante secondo posto, ma non solo: è anche primo assoluto negli Internazionali d’Italia nella classe MX2. L’Italia della motocross è in delirio, da anni non si vede un pilota in maglia azzurra capace di tener testa agli innumerevoli e bravi piloti di provenienza U.S.A.

Il 2007 è un anno da incorniciare: Tony Cairoli fa parlare di sé dal primo all’ultimo momento del campionato, conquista una gara dopo l’altra e…naturalmente vince. Ma se questo è oramai scontato, sicuramente lo è meno sapere che nel 2007 vince il campionato due gare in anticipo. In altre parole, per i suoi compagni di avventura, non c’è storia: il campionato è dominato da Tony.

Dopo alcune cadute il campione si rialza

E’ la stagione 2008 quando Tony Cairoli è in sella a una Yamaha: la moto blu reca anche un importante sponsor, ossia la Red Bull. Il 2008 non è però un anno fortunato, perché Tony deve fare i conti con un infortunio al ginocchio. Abbandona quindi il campionato, nonostante fosse messo benissimo in classifica. Ma l’anno successivo torna in forma e continua a vincere e a stravincere. Fino al 2015, quando un altro brutto infortunio lo porta di nuovo fuori dal campionato.

Ma la sfortuna del 2015 non è finita. Quando finalmente si sta riprendendo e sta ri-iniziando gli allenamenti, il destino si accanisce nuovamente: Tony si rompe due costole, compromettendo così anche la stagione successiva, il 2016. Ma a maggio, e precisamente il giorno 8, in Germania, Cairoli torna in grande spolvero: si aggiudica il Gran premio soprattutto torna ad essere il grande campione di sempre.

Nell’anno successivo, il 2017, Tony vince e ancora rivince, tanto da chiudere la stagione sul podio con una gara di anticipo, a sottolineare ancora una volta che quando è in forma, non c’è storia che tenga, è lui a vincere. E anche nel 2018 Tony continua a far parlare di sè, inanellando una vittoria dietro l’altra. A 33 anni, con una carriera come la sua, con 29 anni passati sulle motocross, nonostante l’esperienza, non è così scontato.

Per fare un dualismo con la Moto GP, per alcuni versi potrebbe ricordare la carriera del grande Valentino Rossi, ma è ovvio che ogni pilota a una vita a sé, una carriera a sé, e i confronti non sono mai corretti.

Comunque, nel 2019 sta ancora dando il meglio di sé, c’è chi estasiato parla di show, chi invece di fenomeno, chi si limita a definirlo un fuori classe. Di sicuro è un grande, grandissimo, delle due ruote.

Ultima modifica: 16 Maggio 2019