Come contestare una multa

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Sicuramente per ogni automobilista – o motociclista – ricevere una multa non è mai una cosa gradita, in particolare quando si ritiene di avere subito un torto. In quell’ipotetico caso, sempre se sussistono i presupposti è possibile avviare la procedura di contestazione della multa. Infatti, non è sempre possibile contestare una sanzione amministrativa per una violazione del Codice della Strada però quando è possibile come ci si dovrà muoversi? Quali passi bisognerà fare? E soprattutto a chi rivolgersi? Andiamo a vedere le varie fasi per contestare una multa.

Quando ti arriva una sanzione 

Una volta che riceviamo una multa, siamo obbligati a pagare la sanzione – e in determinati casi anche la perdita di punti della patente – nell’arco di 60 giorni dal ricevimento. Esiste anche la possibilità di pagare anche dopo 5 giorni con uno sconto del 30% dell’importo richiesto. Però se siamo sicuri, possiamo intraprendere la strada del ricorso.

Quando è possibile fare ricorso

Possiamo contestare la multa solo se è esiste un errore procedurale, in caso contrario si dovrà solo pagare. E quali sono le situazioni per fare il ricorso?

  • Riscontrare eventuali errori nelle generalità
  • La data e l’ora incompleti
  • Errori oppure dati incompleti per quanto riguarda la targa e lo stesso veicolo
  • Un verbale incompleto
  • Ritardo della notifica (dopo i 90 giorni)
  • Ricevere una doppia notifica per la stessa infrazione
  • Quando si riceve una multa destinata al precedente proprietario
  • Constatare errori nella rivelazione
  • Strumenti di rivelazione non a norma di legge
  • La mancata identificazione da parte dell’autorità competente

Questi elencati sono i casi in cui è possibile fare ricorso contro una sanzione amministrativa per la violazione del Codice della Strada. Ma a chi bisogna rivolgersi? Abbiamo due scelte: Giudice di Pace oppure il Prefetto.

Ricorso attraverso il Giudice di Pace

Piccola precisazione: il Giudice di Pace ha proprio la facoltà esclusiva per quanto riguarda le sanzioni amministrative relative alle violazioni del Codice della Strada. E si potrà presentare il ricorso entro 30 giorni dal ricevimento della notifica. Il ricorso lo si potrà presentare personalmente presso la cancelleria degli uffici del Giudice di Pace oppure attraverso l’assistenza di un avvocato. Mentre per quanto riguarda i costi della pratica, si dovrà pagare il contributo unificato di 43 euro – fino a 1.100 euro di multa ricevuta– e 27 euro di marca da bollo. Sarà obbligatoria la presenza durante l’udienza.

Adesso andiamo a vedere la documentazione necessaria per presentare il ricorso:

  1. Formato originale con 2 fotocopie del ricorso
  2. Formato originale con 2 fotocopie della cartella esattoriale oppure del verbale di contestazione oppure dell’ordinanza prefettizia
  3. Fotocopia di eventuali documenti da allegare
  4. Fotocopia del documento d’identità – o passaporto patente – in corso di validità del richiedente.

Quindi, una volta presentata tutta la documentazioni, si dovrà attendere la decisione del Giudice di Pace che potrà essere:

  • Ricorso ritenuto inammissibile
  • Convalida della multa
  • Annullare – in parte o tutta – la multa
  • Rigettare il ricorso con relativa sanzione a carico del richiedente

Ricorso attraverso il Prefetto

Parliamo della seconda possibilità. Chi decide di fare ricorso attraverso il Prefetto, anziché dal Giudice di Pace, prima di tutto non dovrà pagare né le marche da bollo e né il contributo unificato. Inoltre potrà anche fare a meno della eventuale consulenza di un legale. A differenza del Giudice di Pace, non sarà necessaria la presenza alle udienze e inoltrare delle memorie. I termini per presentare il ricorso sono di 60 giorni dalla ricezione della multa.

Quindi per fare il ricorso? Basterà inviarlo tramite PEC (Posta Elettronica Certifica che ha lo stesso valore di una normale raccomandata postale) oppure tramite raccomandata A/R. Una volta inviata, il Prefetto avrà tempo 210 giorni – a partire dalla spedizione – per accogliere o rigettare il ricorso.

Se il Prefetto non dovesse esprimersi entro i termini indicati, si applicherà il principio del ‘silenzio assenso’ che significherà che il ricorso è stato accolto. E nel caso di un rigetto? In questo caso si sarà obbligati a pagare la sanzione raddoppiata ma entro 30 giorni di potrà fare un secondo ricorso attraverso il Giudice di Pace.

Ricorso per una multa con l’autovelox

La multa più abituale è senza dubbio quella relativa al superamento dei limiti di velocità. Sanzione accertata con l’ausilio dell’autovelox. Anche in questo caso ci si potrà rivolgere al Prefetto oppure a un Giudice di Pace.

Parliamo degli autovelox fissi. Questi sistemi di rilevamento di velocità devono essere segnalati preventivamente e possono essere posizionati solo esclusivamente in determinate peculiarità di strade.

Mentre gli autoveloxmobili comportano la presenza di una pattuglia della polizia, e devono essere segnatali con apposita segnaletica sistemata a circa 80 metri dalla postazione. Quelli mobili i possono trovare sulle strade extraurbane secondarie oppure sulle strade urbane ad alto scorrimento.

Basterà leggere nel verbale gli estremi dell’omologazione e la taratura periodica dell’apparecchiatura e in caso di irregolarità sarà possibile presentare il ricorso.

Parliamo di un caso particolare: ricevere una multa già pagata tempo addietro. In questo caso, il ricorso sarà più semplice e più certa. Sarà sufficiente presentare l’istanza di annullamento in autotutela presso l’ente erogatore della seconda sanzione. Naturalmente dovrete avere a portata di mano la ricevuta che conferma l’avvenuto saldo della multa. Solitamente, in questi casi, l’Ente avrà l’interesse ad annullare la seconda sanzione per evitare il ricorso al Giudice di Pace e una eventuale condanna delle spese legali.

Contestazione di una multa: evitare qualche errore

Quando si riceve una multa, bisogna evitare di farsi prendere dalla fretta perché è possibile rischiare di invalidare una sanzione che poteva essere annullata con una contestazione. In caso di multe con piccole somme, potrebbe essere più conveniente pagare entro i primi 5 giorni per ottenere lo sconto del 30%, invece di presentare un ricorso che potrebbe rivelarsi più costoso della stessa sanzione. Inoltre, meglio evitare di effettuare la segnalazione del guidatore per la questione dei punti della patente, prima della presentazione del ricorso. Anche perché in caso di accettazione del ricorso, sarà quasi impossibile richiedere la restituzione dei punti decurtati.

Ultima modifica: 10 Aprile 2022