Brexit: come far rientrare un’auto dall’Inghilterra

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Con il Referendum del 23 giugno dello scorso anno, l’Inghilterra ha espresso formalmente la volontà di uscire definitivamente dall’Europa, innescando numerose controversie sul futuro del paese e delle relazioni con le altre nazioni. Sebbene non esistano ancora norme specifiche che regolino ogni aspetto commerciale e legale, con la Brexit si dovrà affrontare anche il tema legato alla compravendita di auto in territorio inglese. Vediamo, quindi, come ci si deve comportare e quali norme contemplare per eseguire tutto in modo corretto.

Norme per far rientrare auto dall’Inghilterra

Se devi far rientrare un’autovettura dall’Inghilterra, devi sapere che fino a che gli effetti della Brexit non saranno reali (ovvero dal marzo 2019), si dovranno rispettare le norme in vigore dal 1972, anno in cui il paese entrò ufficialmente all’interno della Comunità Europea e, in seguito all’Unione Europea. Di certo, quando le deicsioni della Brexit avranno piena efficacia, la prassi burocratica sarà sicuramente più lenta e, molto probabilmente, i costi per la pratica più alti. Per avere maggiori informazioni, bisognerà solo attendere che le decisioni inerenti alla vendita o al trasferimento di un’auto dall’Inghilterra siano state prese e ufficialmente approvate.

Al momento attuale, le condizioni che regolano l’acquisto di un mezzo in Inghilterra sono le stesse vigenti in Italia. Pertanto, se si intende acquistare una macchina con meno di 6.000 km o non ha superato 6 mesi dalla data di immatricolazione, sarà necessario versare il costo comprensivo di quota IVA. Inoltre, il cosiddetto MOT certificate, ovvero un certificato che dimostra il buono stato del mezzo, sarà indispensabile per l’acquisto al fine di snellire la prassi burocratica.

Costi per far rientrare auto

Quando si decide di acquistare un’auto in Inghilterra, occorre appurare che ci siano i documenti del mezzo, come il libretto di circolazione e l’atto di compravendita. Il libretto di circolazione deve essere tradotto in italiano e vidimato dal tribunale, con una spesa di circa 50 Euro, al fine di poter richiedere una nuova targa e procedere alla reimmatricolazione in territorio italiano. Alla richiesta della nuova targa vanno aggiunte le spese per la pratica di circa 95 Euro.

A chi rivolgersi per far rientrare auto

Una volta avvenuta la compravendita tra il proprietario inglese e il nuovo intestatario italiano, sarà necessario procurarsi il certificato di conformità del mezzo. Questa operazione va fatta rivolgendosi direttamente alla Motorizzazione Civile della propria provincia, presentando le ricevute di pagamento sotto forma di bollettini postali. Seguirà poi il collaudo che darà modo di rilasciare la nuova targa.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017