L’era delle auto a guida autonoma è ancora abbastanza lontana. Il percorso di sviluppo di veicoli in grado di muoversi da soli è costellato di ostacoli tecnologici che sembrano ancora quasi insormontabili. Il Washington Post ha realizzato su questo tema un interessante e intelligente giochino interattivo sul suo sito, con il quale spiega appunto quali sono le principali difficoltà che le aziende stanno riscontrando nella loro corsa allo sviluppo di veicoli autonomi.
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Utilizzando rapporti pubblici provenienti dai test condotti da società come AutoX, GM Cruise, Nvidia, Uber, Nuro e Waymo, il quotidiano americano ha messo a punto un piccolo contenuto editoriale digitale che sta a metà strada fra l’approfondimento giornalistico e il gioco interattivo. L’utente può far partire un’auto attrezzata con tutti i sistemi al momento disponibili dedicati alla guida autonoma: radar, lidar, telecamere, sensori e così via. Ma sulla strada virtuale ecco comparire tutta una serie di imprevisti che richiedono l’intervento umano: il compito del giocatore è di fermare in tempo il veicolo.
Fra gli esempi di ostacoli o imprevisti ci sono uno scuolabus che blocca i sensori, oppure ciclisti scambiati per pedoni o viceversa e anche situazioni di stop necessario a causa di temporali in arrivo.
Fondamentalmente il gioco è stato costruito in modo da sottolineare quanto ancora sia fondamentale l’intervento umano, anche nei veicoli dotati delle più avanzate tecnologie. I sistemi al momento disponibili hanno infatti ancora molti handicap e non sembrano in grado di leggere in completa autonomia ciò che accade nell’ambiente esterno.
Per provare il gioco del Washington Post dedicato ai veicoli a guida autonoma basta cliccare qui.
Ultima modifica: 10 Settembre 2019
