Le supercar Lamborghini dicono no alla guida autonoma

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Lamborghini dice no alla guida autonoma. Insieme all’elettrico, quello del self-drive è uno di punti su cui si concentra maggiormente l’attenzione della Case. Non a Sant’Agata Bolognese. La guida autonoma non appartiene al dna Lamborghini e nessuno sta pensando di adottare questa tecnologia.

Se compri una Lamborghini, lo fai per il divertimento e il piacere di guidarla“, ha detto il capo della sezione ricerca e sviluppo Maurizio Reggiani in un’intervista a Digital Trends. “Se parliamo di guida autonoma reale, credo che saremo l’ultimo marchio a offrirla“. Non una sorpresa, le parole di Reggiani sono comprensibili e condivisibili. Perché privarsi del piacere di guidare una Aventador, piuttosto che una Huracan?

Un minimo di tecnologia self-drive ci sarà su Urus, il primo Suv di Sant’Agata in arrivo a dicembre. “Avremo il cruise control adattivo, una camera e il sistema lane-keeping“, spiega Reggiani. “Ogni dispositivo presente in un’auto premium sarà disponibile anche su Urus, ma nulla che sia nemmeno vicino a vera guida autonoma“.

La tradizione ha quindi ancora una volta la meglio. Una sorta di rispetto per il proprio dna e anche per il gusto dei clienti probabilmente. D’altra parte non è una presa di posizione inedita, se si considera che Lamborghini non ha ancora dato vita a una vettura ibrida, pur aprendo le porte a questa possibilità, a differenza di tanti suoi competitors.

Ultima modifica: 28 Settembre 2017