Xavier Peugeot e la ricetta vincente di Citroen: diversa e confortevole

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I grandi cognomi che hanno fatto la storia dell’automobile e che oggi sopravvivono con gli eredi di quei pionieri visionari, si contano sulle dita di una mano. Nel club esclusivo siede a buon diritto Xavier Peugeot, diretto discendente della famiglia di industriali francesi già attiva nel 1810. Che dalla produzione di vari oggetti (famoso il macinapepe del 1840) passò alle biciclette e poi a moto e automobili. Diventando uno dei maggiori costruttori.

Storica la rivalità con l’altra grande Casa transalpina, fondata da André Citroën. E, ironia della sorte, proprio Xavier Peugeot è stato nominato nel 2014 direttore prodotto di Citroën (nel gruppo Psa dal 1976). Al fianco di Linda Jackson, Ceo del marchio del Double Chevron.

Xavier Peugeot e la ricetta vincente di Citroen: diversa e confortevole

Una coppia che ha rivoluzionato non poco l’immagine e i contenuti di Citroën. Ci facciamo spiegare questa metamorfosi proprio da Xavier Peugeot, 54 anni, che dal 1994 ha ricoperto vari incarichi manageriali nel Gruppo. Da sempre Citroën è sinonimo d’innovazione. André Citroën ha adottato per primo il «moteur flottant» e la monoscocca e la «Deesse» ne è stata la portabandiera.

Cos’è è oggi l’innovazione per Citroën?

«L’audacia, la creatività, l’innovazione sono l’identità di Citroën. La sfida di oggi è sviluppare il marchio in modo coerente con i nostri geni, ma con una dimensione più internazionale. La nostra Core model strategy si articola in 8 modelli, con tre grandi caratteristiche. La prima è essere il più possibile internazionali, la seconda è che le nostre automobili devono sovvertire i codici tradizionali, la terza è mettere in evidenza il messaggio di comfort del marchio. Per questo abbiamo varato il programma Citroën Advanced Comfort. In più sviluppiamo il prodotto con test realizzati sui clienti. Citroën è innovativa e diversa nel XXI secolo, così come lo è stata nel secolo precedente».

Citroen C5 Aircross, primo contatto

Come si differenzia dagli altri brand?

«Innanzitutto nel posizionamento. DS è il marchio premium, Peugeot è tradizionale alto di gamma, Opel ha un’impronta tedesca, mentre Citroën, nel cuore del mercato, esalta l’aspetto umano, l’ottimismo, la freschezza, la differenza, il comfort. Lo vediamo su C4 e C5 Aircross che adottano le sospensioni Progresse hydraulic cushions (con smorzatori a fine corsa idraulici progressivi) che da un lato si riallacciano alla tradizione di Citroën e dall’altro rappresentano un elemento unico, fra tutte le automobili del gruppo Psa. Inoltre sia C3 Aircross sia C5 Aircross si caratterizzano per una modularità e una versatilità molto superiori agli altri suv sul mercato».

Citroen C5 Aircross
Citroen C5 Aircross

Quali progetti avete nel cassetto?

«Tre anni fa abbiamo varato una strategia che prevedeva il lancio di 8 nuovi modelli. Abbiamo iniziato alla fine del 2016 a un ritmo molto sostenuto, con la C3 di terza generazione, C3 Aircross, C4 Cactus, C5 Aircross e Berlingo. In futuro prevediamo di continuare, mantenendo questo ritmo serrato, però per adesso non posso dire di più».

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Nuova Citroen C3 GPL
Citroen C3 GPL

E per quanto riguarda i motori?

«La nostra strategia è in quattro tappe. All’inizio del 2020 lanceremo la C5 Aircross ibrida plug in. Poi, secondo l’obiettivo fissato da Carlos Tavares (presidente e ceo di Psa, ndr), avremo un primo modello al 100 per cento elettrico. Ed entro il 2023 l’80 per cento della gamma Citroën sarà elettrificata (elettrica o ibrida). Per arrivare entro il 2025 al 100 per cento».

Cesare Paroli

Xavier Peugeot e la ricetta vincente di Citroen: diversa e confortevole

Ultima modifica: 20 Giugno 2018