Trazione integrale: cos’è e come funziona

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Gli appassionati della guida, soprattutto su percorsi sterrati e avventurosi, si affidano immancabilmente alla trazione integrale.

Da un punto di vista meccanico, la trazione integrale abilita ogni ruota a funzionare quasi autonomamente, quindi ad apportare forza e spinta al veicolo.

Infatti, tra i sistemi meccanici disponibili sul mercato ci sono quelli a trazione anteriore, ossia la potenza viene dalle ruote anteriori; i veicoli a trazione posteriore con potenza fornita alle sole ruote posteriori; infine, i veicoli a trazione integrale in cui sia le ruote anteriori che posteriori svolgono l’azione motrice.

Nella categoria “veicoli a trazione integrale” ci sono poi quelli il cui meccanismo è permanente e quelli in cui uno “switch” permette di inserire o disinserire la modalità “4×4” rendendo il mezzo più adatto a percorrere strade urbane e pianeggianti. Si ricorda che la meccanica integrale prevede maggiori consumi sia in termini di carburante che di manutenzione, per cui una soluzione modulare è sempre ben vista da chi decide di acquistare un veicolo che sia prestante ma anche economicamente sostenibile.

La trazione integrale porta con sé l’idea di quattro ruote motrici, meccanismo di cui sono dotate tutte le Fuoristrada e molti Suv di nuova generazione e, adesso, anche auto di dimensioni leggermente inferiori, come i Crossover.

La soluzione delle quattro ruote motrici è nata nei primi anni ’30, agli albori dello sviluppo automobilistico, e su iniziativa progettuale di ingegneri inglesi che, con la storica Jensen Interceptor inventarono la prima “gran turismo”: la potenza del veicolo necessitava però di maggiore forza motrice, per cui si realizzò un sistema meccanico in grado di distribuire l’energia a tutte le ruote.

Il vantaggio tecnico e tecnologico della trazione integrale consiste in una migliore prestazione del veicolo a trazione integrale: più ruote motrici scaricano la potenza a terra garantendo maggiore aderenza e migliore controllo del mezzo, e una guida più sicura.

È evidente che su terreni sconnessi, strade sterrate o fangose, non di meno sulla neve, il veicolo che adotta la trazione integrale confida nella maggiore potenza del mezzo di spostarsi, in caso di “impantanamento”, o evitare pericolosi slittamenti a ridosso di burroni o pendii della strada.

Va detto, però, che la trazione integrale è utile, se non necessaria, per quei veicoli di una certa grandezza e peso per i quali è già previsto un maggior costo e consumo in quanto pesa di più: infatti, la stessa meccanica della trazione in questione incide su questi valori, sia come costi/consumi che come peso.

Ultima modifica: 23 Luglio 2018