Le autoscuole chiudono oggi per protesta contro l’introduzione dell’Iva al 22% per le patenti e, di conseguenza, salta la metà degli esami di guida previsti.
Stangata IVA, il caro patente sulle scuole guida
Le 3.500 autoscuole aderenti a Unasca e Confarca protestano contro la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del 2 settembre. La quale, recependo la sentenza della Corte di giustizia europea del 14 marzo 2019, ha introdotto un nuovo regime fiscale per l’insegnamento delle autoscuole.
Non si svolgeranno gli esami di pratica previsti per domani. Mentre nelle altre 3.500 autoscuole non associate le prove di guida dovrebbero tenersi normalmente.
Unasca e Confarca contro il provvedimento
«Da Aosta a Siracusa le scuole guida italiane sospenderanno le lezioni e le loro attività per protestare contro l’Iva al 22% sulle patenti dal 3 settembre scorso e il recupero retroattivo dell’imposta su tutti corsi per le patenti già svolti sino al 2014».
A preoccupare le due associazioni c’è anche altro. «Le conseguenze sulla sicurezza stradale. Con il calo drastico delle ore di guida degli allievi nel rapporto tra budget previsto e aumento delle tariffe». Un fattore non secondario, anzi.
Il nodo del recupero di 5 anni di IVA per le autoscuole
Il recupero di cinque anni di IVA mai incassata potrebbe ammontare ad almeno 110.000 euro per ciascuna delle 7.000 scuole guida attive in Italia. Questo denunciano le associazioni di categoria.
Ultima modifica: 18 Settembre 2019
