Rav4 Hybrid a GPL, con il kit Autogas Italia di Ecomotive Solutions

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La propulsione ibrida si sta confermando una scelta vincente per la mobilità sostenibile in questa fase di transizione energetica. Nonostante la profonda crisi nella quale versa il mercato, infatti, le vetture ibride non ricaricabili risultano il tipo di alimentazione con la maggior quota da undici mesi consecutivi, facendo segnare il 33,5% nel mese di maggio e il 34% nel cumulato (dati Anfia).

L’ibrido rappresenta una soluzione ideale nelle diverse condizioni di guida, sia in termini di risparmio che di salvaguardia dell’ambiente: installare un sistema di alimentazione a GPL su un veicolo Hybrid amplifica ulteriormente questi vantaggi.

Un milestone nella crescita di Ecomotive Solutions è rappresentato dall’acquisizione di Autogas Italia, avvenuta nel primo semestre del 2022: attraverso questo brand continua la distribuzione di specifici kit di conversione aftermarket per i veicoli ibridi sia per trasformazioni a GPL che metano (prevalentemente su mercati esteri), consentendo all’automobilista un significativo risparmio economico e una contestuale riduzione delle emissioni inquinanti.

Tra i modelli che traggono maggiore beneficio da questa tipologia di conversioni spicca il Rav4 Hybrid a GPL, Suv presentato da Toyota nel 1994 e giunto alla quinta generazione dopo avere venduto oltre 8,5 milioni di esemplari in tutto il mondo.

Per Toyota Rav4 Hybrid 2.5 Active 2WD, è stato realizzato un kit aftermarket che permette il funzionamento a GPL mantenendo inalterate le ottime prestazioni sia del sistema Hybrid sia del motore termico. Motore termico la cui particolarità è nel doppio sistema di alimentazione, composto da 4 iniettori gestiti in modo sequenziale (MPI) e da 4 iniettori ad iniezione diretta (Direct Injection) gestiti in modo simultaneo o singolarmente in base alla tipologia di guida e alla richiesta di potenza.  I risultati sono riscontrabili nella guida briosa che non penalizza le prestazioni in termine di potenza abbinando un ulteriore vantaggio economico determinato dall’uso del gas naturale.

Nell’ambito del MIMO – Milano Monza Motor Show 2022, una Toyota Rav4 powered Autogas Italia ha preso parte alla Journalist Parade e al successivo trofeo MIMO svoltosi sul circuito dell’Autodromo di Monza, dimostrando nella prova cronometrata ottime prestazioni senza sacrificare il comfort di guida e la tenuta di strada.

Conversione ibrido – GPL

Il sistema di propulsione della Toyota è composto dal motore a benzina 2.5 VVT-iE con ciclo Atkinson, 176 CV e 221 Nm abbinato ad un’unità elettrica 88 kW e 202 Nm che esprimono una potenza complessiva di 218 CV consentendo una velocità di 180 km/h e un’accelerazione 0-100 km/h in 8,4”.

I tre setting di guida, ECO-STANDARD-SPORT permettono al conducente di adattare in tempo reale la risposta del propulsore adattandolo alle proprie esigenze.

Il kit di conversione a GPL è composto da centralina elettronica (ECU a 8 canali), da un riduttore di pressione, da 8 iniettori gas comandati in modalità “diretta” o “MPI” in base alla strategia imposta dalla centralina di gestione del motore di serie, che legge i dati del dispositivo originale e gestisce due circuiti di iniezione e lo spegnimento durante il funzionamento elettrico: i risultati parlano di prestazioni immutate con l’alimentazione GPL e una maggiore efficienza riscontrabile dai dati dei consumi.

Consumi ed emissioni

Rav4 consuma nel ciclo combinato WLTP 5,6 l/100 km (prova su strada): un risultato di rilievo per un modello di 1.680 kg, ottenuto grazie all’efficienza del sistema full hybrid capace di sfruttare con efficacia la trazione elettrica per le ripartenze e percorrere tratti a zero emissioni.

Il consumo reale medio (da test) di 7,0 l/100 km con il gas scende a 6,0 l/100 km di GPL più 0,5 l/100 km di benzina (il leggero consumo di benzina è dato dal sistema a iniezione diretta). Questi dati portano a un considerevole riduzione dei costi, ancora più significativi a fronte degli attuali prezzi del rifornimento. A fronte di un costo dell’impianto di circa 2.200 euro, permettono di ammortizzarlo in poco più di 30.000 km.

Il risparmio economico si abbina anche alla riduzione di gas serra e inquinanti (tipici della benzina), con un significativo calo di CO2 che di Nox.

Vano motore

Nel vano motore il kit di conversione è composto essenzialmente da riduttore di pressione, centralina elettronica per il controllo e la gestione del sistema GPL, due serie di rail da quattro iniettori GPL

Bagagliaio

La capacità del grande bagagliaio (580 litri, 1.690 ripiegando il divano) rimane invariata con l’adozione del serbatoio del gas da 58 litri lordi sotto il piano di carico, che allunga l’autonomia di oltre 700 km.

Presa di carica

La presa di carica per rifornire i serbatoi è posizionata lateralmente nella parte posteriore del veicolo all’esterno della carrozzeria, nel vano dove è già presente il bocchettone per rifornirsi di benzina.

Attivazione del sistema

In abitacolo è presente un commutatore ben visibile a sinistra della plancia che permette di selezionare il tipo di combustibile, verificare il livello di GPL presente nei serbatoi

Prestazioni

Il banco prova potenza su cui è stata testata la vettura ha restituito gli stessi valori del funzionamento originario a benzina. Su strada non sono state evidenziate alterazioni del comportamento di guida.

Leggi ora: Toyota RAV4 Plug-in Hybrid, la prova. L’elettrificata più potente

 

Ultima modifica: 30 Giugno 2022

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