Al Mauto la mostra “Quei temerari delle strade bianche”

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La ardente corsa in salita Cuneo-Colle della Maddalena e lo stato selvaggio delle strade impervio dell’epoca sono al centro di una nuova mostra che il Museo Nazionale dell’Automobile, il Comune di Cuneo e la Casa orologiera Eberhard inaugurano al MAUTO domani 26 ottobre.  Si chiama Quei temerari delle strade bianche e promette al pubblico potenti suggestioni: quaranta immagini scattate dal fotografo Adriano Scoffone nelle edizioni tra il ’25 e il ’30 e popolate dai miti dell’epoca, Nuvolari in testa. E ovviamente Varzi e Campari.

Al Mauto la mostra “Quei temerari delle strade bianche”

Una mostra speciale

E poi tre delle sensazionali vetture che si sfidarono. Inserite nell’impianto scenografico e di racconto curato da Giosuè Boetto Cohen con la collaborazione di Angelo Sala, già direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala.

Ma la mostra ha altre sorprese in serbo per i suoi visitatori. Il pubblico è accolto dalle note di una suite per organo e orchestra dedicata ai motori. L’ha scritta Marco Robino, il musicista di Peter Greenaway. Accanto alla partitura originale, anche una multiproiezione che ricostruisce l’atmosfera della città di Cuneo nella prima metà del ‘900.

La SPA di Faravelli sui tornanti de le scale: 1925 ©Archivio Scoffone Museo Civico di Cuneo
La SPA di Faravelli sui tornanti de le scale: 1925 ©Archivio Scoffone Museo Civico di Cuneo

Ultima modifica: 25 Ottobre 2021