Quadriciclo a motore pesante o leggero: differenze

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A prima vista possono sembrare tutti uguali, poi basta girare la chiave nel cruscotto, ascoltare il motore e capire che le differenze ci sono e possono essere sostanziali.

Un quadriciclo a motore può essere leggero o pesante, e la distinzione, che è così inserita anche nel codice della strada, non è certamente data dal peso, anzi. Se badiamo solo a quello ci troveremo di fronte al fatto che un quadriciclo a motore leggero non può superare il peso massimo di 425 chilogrammi, che salgono a 450 nel caso di un quadriciclo pesante. Una differenza minima dunque. Sono invece diverse le caratteristiche che contraddistinguono le due tipologie.

Quadriciclo a motore, il peso fa la differenza

Il primo parametro da tenere in considerazione per verificare se si tratta di un quadriciclo a motore leggero o pesante è sicuramente è la velocità massima consentita. Un mezzo leggero non può andare oltre i 45 chilometri orari, mentre per un quadriciclo pesante si possono raggiungere tranquillamente i 90 chilometri orari.

Almeno fino con la direttiva comunitaria 2002/24/CE le differenze principali erano riassunte così. Poi è entrata in vigore un nuovo regolamento, il 168/2013, che è efficace dal 1 gennaio 2016, e la classificazione è un po’ cambiata. Sono state istituite diverse categorie, in base alle quali vengono definiti anche i permessi di guida. La nuova normativa prevede anche una distinzione nell’ambito dei quadricicli leggeri. Sono infatti previste due diverse categorie, contrassegnate dalle sigle L6e-A e L6e-B.

La prima viene assegnata ai quadricicli a motore leggeri che non superino i 425 chilogrammi di peso complessivo, comprensivo anche del carburante. La seconda è invece assegnata ai quadricicli leggeri che non abbiano una massa superiore sempre ai 425 chilogrammi ma che abbiano anche una potenza dichiarata non superiore ai 6 kW.

Quadriciclo a motore, quale patente occorre

Per entrambe le categorie la legge stabilisce che la guida è consentita se si è in possesso almeno della patente AM, quella rilasciata ai quattordicenni che abbiano sostenuto un esame teorico e pratico.

Esame che si svolge per quanto attiene alla prova teorica con un questionario a risposte chiuse, a scelta tra le opzioni “vero” o “falso” attraverso un dispositivo elettronico, che verrà testato prima di essere utilizzato per l’esame.

Il superamento della prova teorica consente l’accesso alla prova pratica, che consiste in due fasi. Nella prima fase, in uno spazio delimitato e non aperto al pubblico, si provano le varie manovre. La seconda fase è invece rappresentata da un percorso di guida su strada. E non è detto che si svolga su un quadriciclo leggero. Potrebbe avvenire anche su un ciclomotore a due o a tre ruote. Resta fermo che il quadriciclo a motore leggero si guida comunque se si è in possesso delle patenti di categoria A o B.

Anche il quadriciclo a motore pesante viene distinto in due categorie, secondo quanto riporta la normativa di riferimento che abbiamo già citato. E le categorie sono contrassegnate dalle sigle L7e e L7eCP. Per entrambe il peso non deve superare i 450 chilogrammi complessivi, ma per la potenza sono consentiti fino a 15 kW, mentre per la velocità il limite inderogabile è di 90 chilometri orari.

Diversamente dal leggero, per guidare il quadriciclo a motore pesante occorre aver compiuto almeno i 16 anni e avere almeno la patente B1, che si ottiene con modalità del tutto analoghe a quelle per conseguire la patente AM, con la sola differenza che l’esame di guida si sostiene su un quadriciclo pesante che raggiunge la velocità di almeno 60 chilometri orari. Naturalmente è possibile guidare questo mezzo anche con la patente B.

Quadriciclo a motore, elettrico è un must

Che siano pesanti o leggeri, i quadricicli a motore vivono un buon momento. Nel 2017 si è registrato un incremento delle immatricolazioni del 4,7 per cento, e grazie agli ecobonus, l’auspicio è di incrementare sensibilmente le vendite per i modelli a propulsione elettrica, dove si avvantaggia il quadriciclo a motore pesante.

Restano intatte tuttavia le perplessità riguardo agli standard di sicurezza che questi veicoli hanno rispetto a motocicli e vetture classiche. In entrambi i casi devono, per contenere il peso, montare una carrozzeria molto leggera, facendo a meno di sistemi di protezione che ne incrementerebbero la massa.

Essendo veicoli destinati soprattutto a un utente giovane, se non addirittura giovanissimo, bisogna essere consapevoli che la scelta non dovrà essere ispirata da esigenze di sicurezza.

Non sono pochi gli esperti del settore a sostenere che una due ruote ben equilibrata e in perfetto stato ha maggiori garanzie di sicurezza su strada. In particolare il quadriciclo a motore pesante, sviluppando una velocità maggiore, è sicuramente più pericoloso del “gemello” depotenziato.

Ammesso che per quest’ultimo non venga la tentazione di modificare marmitta e motore, per incrementarne la velocità e la potenza. E’ una pratica tanto diffusa quanto illegale, che viene sanzionata pesantemente dalle forze di polizia.

Quadriciclo a motore, differenze di costi

Differenze sostanziali non si avvertono neppure per quanto riguarda i costi. Per un quadriciclo a motore, che sia leggero o pesante, è bene mettere in conto un budget che superi abbondantemente i 12mila euro. Si può arrivare per le versioni elettriche anche a 16mila euro.

Il mercato dell’usato, data la particolarità dei veicoli, è molto attivo soprattutto on line. E in questo caso le differenze si avvertono. I quadricicli a motore pesanti sono i più richiesti, con differenze di prezzo che oscillano, a seconda dello stato complessivo del quadriciclo, attorno ai mille euro.

Ma è un settore molto fluttuante, dove la contrattazione tra privati fa la vera differenza. Attenzione però all’acquisto. Sono mezzi molto delicati, sopratutto per quanto riguarda la carrozzeria. E l’affare dell’anno è sicuramente un mito da non rincorrere. Se ci si dovesse orientare su un quadriciclo a motore elettrico meglio verificare lo stato del pacco batterie. Potrebbe essere necessaria la sostituzione, che non è una spesa di poco conto. Al contrario, una batteria in ottimo stato è in grado di assicurare un’autonomia di 130 chilometri. Che in ambito urbano sono davvero tanta roba.

Per quanto riguarda le tariffe per l’assicurazione sulla responsabilità civile, che è obbligatoria, queste seguono le tariffe per scooter e moto.

Ultima modifica: 19 Febbraio 2019