Plug in: definizione e funzione delle auto PHEV

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Da circa due anni sono sempre più richieste sul mercato le auto plug-in e quelle elettriche, si tratta infatti di un trend in forte crescita.

Ma quali sono i reali vantaggi delle vetture ibride plug-in? Lo scorso anno si è chiuso con un andamento decisamente positivo in fatto di immatricolazioni di veicoli ibridi in tutta l’area europea. Andamento che, paragonato all’anno precedente, è cresciuto di circa il 60%. Ciò significa circa 270.000 auto ibride vendute in Europa, di cui 60.000 ibride plug-in. Tenendo conto che per il 2020 è previsto il blocco delle vetture alimentate a diesel in alcune importanti città, ora bisognerà valutare con adeguata attenzione l’idea di acquistare un’auto ibrida.

Cosa sono

Nel corso degli ultimi anni, i più affermati e importanti marchi del settore automotive, si sono cimentati nella produzione in serie di vetture ibride plug-in, note anche come auto PHEV o PHV. Il nome deriva dal fatto che siano caratterizzate dalla presenza di propulsore a combustione interna, un motore elettrico e una presa di corrente. Inizialmente, lo scetticismo da parte dei consumatori nei confronti di questo tipo di veicoli non ha consentito un grande numero nelle vendite. Mentre, negli ultimi anni il mercato delle vetture plug-in ed elettriche ha visto un trend in continuo aumento.

Nel 2017 le vetture a zero impatto ambientale sono state circa due milioni. Si tratta di un incremento di circa il 60% rispetto all’anno precedente. Nel nostro Paese, i primi modelli di queste vetture hanno cominciato a circolare nel 2012. Negli ultimi due anni, tuttavia, molti consumatori hanno apprezzato i vantaggi della tecnologia plug-in, tanto da renderla la scelta primaria, soprattutto per coloro che vivono in città.

Funzione

Le ibride plug-in, mostrano delle chiare differenze rispetto alle Full Hybrid. Con i veicoli ibridi plug è possibile percorrere svariati chilometri senza dover utilizzare il propulsore a benzina, o gasolio, ma soprattutto senza emettere sostanze inquinanti per l’ambiente. Questo grazie agli accumulatori che, paragonati ai classici modelli ibridi, appaiono senza dubbio più potenti. Si tratta di accumulatori ricaricabili non solo nelle fasi di decelerazione, ma anche utilizzando le colonnine pubbliche, oppure la normale rete elettrica di cui si dispone a casa.

Vi è una netta differenza anche in termini di elettronica, poiché le auto plug-in, sebbene abbiano lo stesso schema delle full hybrid, hanno una differenza nelle batterie, in quanto sono più capienti e si possono ricaricare anche mediante una comune presa elettrica che si ha a casa. Mentre, nelle full hybrid la batteria si può ricaricare solo mediante recupero di energia di rilascio.

Ultima modifica: 26 Aprile 2018