Noleggio auto a lungo termine, ecco perchè funziona

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L’anno scorso in Italia più di un’auto su cinque è stata immatricolata a uso noleggio sia a breve che a lungo termine, un mercato quest’ultimo che ha acquistato un peso rilevante sul comparto Automotive con un giro d’affari di 6,5 miliardi.

A Gian Primo Quagliano, presidente di Econometrica e del Centro studi Promotor, abbiamo chiesto quali siano stati i fattori economici a influenzare un trend in costante crescita che ha portato a una flotta di 800 mila vetture nel 2016.

«Il primo fattore decisivo è stato la rilevante quota di sostituzione dei veicoli delle flotte aziendali e delle società di noleggio a lungo termine (NLT) rinviata negli anni precedenti per la pesante crisi economica del Paese. Il secondo fattore è stato il varo da parte del Governo dei superammortamenti nell’ottobre 2015, confermati nel 2016, anche quest’anno e nel 2018, ma solo per un’utilizzo strumentale. In pratica solo le aziende che senza un veicolo non possono lavorare, godono ancora dello sconto fiscale».

In cosa consiste la convenienza del Noleggio a lungo termine rispetto ad altre formule d’acquisto di auto per un’azienda?

«La convenienza sta nella semplicità della gestione di una flotta aziendale. Prendiamo un colosso come Barilla che ha migliaia di vetture per i propri rappresentanti. Per tenere dietro al rinnovo delle assicurazioni, ai bolli, al cambio gomme, all’ordinaria e straordinaria manutenzione deve dotarsi di una struttura ad hoc con relativi ingenti costi. E’ un compito che invece si assumono le aziende di NLT. E che si riassume nel canone mensile prefissato. Oltretutto c’è da considerare che le società del settore del noleggio a lungo termine. Acquistando dalle Case migliaia di vetture, ottengono sconti importanti non alla portata di un cliente privato».

Qual è il ruolo del Fleet manager, una nuova figura del mondo del noleggio?

«E’ il gestore delle flotte. Deve avere specifiche competenze sull’acquisto delle vetture e sui canoni relativi. Deve essere esperto soprattutto nel calcolo della convenienza economica. Le aziende infatti possono concedere l’auto aziendale come benefit al proprio dipendente con una piccola quota a carico del dipendente stesso per l’uso personale. Oppure esentarlo da qualsiasi pagamento che va a carico dell’azienda stessa».

Dal G7 Ambiente di Bologna e dal protocollo firmato da sindaci di grandi città verso l’inquinamento zero da traffico di auto e bus cosa ci possiamo aspettare?

«Non credo a incentivi. E’ probabile che le amministrazioni di grandi e piccole città allarghino i benefici alle auto green. Quali accesso alle ZTL e parcheggi gratuiti. Il grande boom dell’ibrido è esploso anche per questa ragione».

Ultima modifica: 4 Luglio 2017