Jeep Compass, la prova su strada. Ecco come va il SUV globale

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Nel variegato mondo dei Suv sbarca un concorrente scomodo. Da luglio sarà nelle concessionarie italiane la nuova Jeep Compass, prima vettura davvero globale del marchio FCA, che verrà prodotta in quattro stabilimenti divisi fra Europa, Asia e America. Compass si colloca nel segmento dei Suv compatti con vocazione Premium. Andrà a misurarsi con Nissan Qashqai, Volkswagen Tiguan, Bmw X1, Audi A3, Hyundai Tucson.

Nei piani di Jeep si colloca fra la Renegade (con la quale condivide la piattaforma) e la Grand Cherokee. E’ un Suv medio che sposa l’agilità e le tecnologie della sorella più piccola e la comodità da ammiraglia di quella maggiore.

Il design è molto raffinato e accattivante. Il tipico Dna Jeep è ingentilito da linee morbide e meno squadrate, che miscelano aggressività e stile. Sul frontale resta la classica griglia a sette feritoie, i fanali a led sono a occhio di falco. I passaruota neri di forma trapezoidale vengono replicati nella linea interna della plancia. Nell’abitacolo gli spazi sono ampi e comodi anche nei sedili posteriori. I materiali di buona qualità con qualche abuso di plastiche non proprio nobili.

Jeep Compass su strada

Ma le vere eccellenze di Compass sono l’ottima dinamica di guida e le tecnologie inovative per connettività e sicurezza, che la mettono decisamente al passo con l’agguerrita concorrenza.

I motori sono il MultiAir benzina 1.4 da 140 cavalli che si abbina a trazione anteriore e cambio manuale a sei marce e il diesel MultiJet II nelle versioni 1.6 da 120 cv e 2.0 da 140 e 170 cv. Queste ultime sono abbinate a trazione integrale intelligente e cambio automatico a 9 marce. Lo stesso della Renegade. Sul piano della sicurezza sono di serie il Lane Keeping per il mantenimento della corsia, la frenata aumatica di emergenza e il Cruise control.

Previsti come optional il controllo dell’angolo cieco, il parcheggio automatico con telecamera a 360 gradi e il dispositivo per la discesa controllata, che governa da solo l’auto, chiedendo al pilota di occuparsi solo dello sterzo. Un selettore posto accanto alla leva del cambio consente di scegliere le modalità di guida fra Auto, Neve, Sabbia e Fango. Nella versione più fuoristradistica, denominata Trailhawk, le modifiche di assetto avvengono in tempi infinitesimali: 0,3 secondi.

E in offroad

Provata lungo strade e autostrade intorno a Lisbona nella versione top (chiamata Limited), Jeep Compass mostra buona reattività, marcia sicura e confortevole. I rumori sono ridotti al minimo e il cambio automatico a 9 marce si dimostra preciso e puntuale. La grinta viene fuori sullo sterrato, con insidiose pietre sporgenti, nei boschi intorno a Sintra. Compass, col suo angolo di attacco di 30 gradi, le robuste protezioni della scocca, il telaio irrigidito, passa abilmente dalla modalità Fango a quella Sabbia. E si arrampica con naturalezza perfino sulle rocce a picco sull’Oceano.

Si dimostra un Suv versatile, capace di sentirsi a suo agio nel traffico cittadino (è lungo 4,3 metri). E nel suo terreno d’elezione, il fuoristrada. Il prezzo d’attacco, per la versione benzina 1.4, è di 25 mila euro. Ma chi ama il 4×4 classico e il cambio automatico deve salire sopra i 30 mila euro. E’ un’auto che li vale.

Ultima modifica: 20 Dicembre 2018

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