Solo il 2,3% degli automobilisti oggi guida un veicolo ecologico. Ma oltre un italiano su tre è pronto ad acquistarne uno. Ibrido per il 27% ed elettrico per il 9%. La svolta ‘verde’ della mobilità viene fotografata dall’Osservatorio mensile di Findomestic, società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas. Un sondaggio realizzato in collaborazione con Doxa.
BENZINA E DIESEL, DRASTICO CALO ALL’ORIZZONTE
L’imminente boom della mobilità sostenibile è rafforzato dagli altri dati che inquadrano le intenzioni di acquisto degli italiani. Oggi il 41% guida un’auto a benzina, ma soltanto l’8% è disposto a comprare una nuova vettura alimentata a carburante senza piombo; anche per il diesel si profila un calo netto: le auto a gasolio passeranno dall’odierno 44% al 24%. Sono destinate a crescere, invece, le vetture a metano (dall’attuale 4% all’8%) e a Gpl (dal 10% al 12%). I numeri registrati da Findomestic, in sostanza, legittimano gli indirizzi strategici dei top brand dell’automotive: sono numerosi, infatti, quelli che hanno in programma di produrre esclusivamente auto ibride o elettriche già dai prossimi anni.
LA E-MOBILITY TRA OPPORTUNITÀ E CRITICITÀ
Circa la metà degli italiani (il 45% per la precisione) considera l’auto elettrica il veicolo più ecologico sul mercato, ma a frenarne la diffusione sono i costi elevati (la pensa così il 31%) e le carenze infrastrutturali (per il 48% non ci sono sufficienti centraline di ricarica delle batterie in città). Per facilitare il passaggio alla mobilità sostenibile gli automobilisti chiedono incentivi governativi sull’acquisto delle auto elettriche (36%), agevolazioni economiche sull’assicurazione auto, sui pedaggi autostradali, sui parcheggi a pagamento (36%) e la cancellazione del bollo auto (21%).
MOBILITÀ CONDIVISA E UBER
Tra le alternative green in tema di mobilità, il car sharing resta un fenomeno di nicchia. Fin qui sperimentato dal 15% degli automobilisti. Il fatto di non disporre di veicoli vicino casa (33%), i costi del servizio ritenuti troppo alti (24%) e l’impossibilità di muoversi da un comune all’altro (17%) sono i principali ostacoli. Tra le novità c’è anche Uber, il servizio di trasporto automobilistico privato che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti tramite un’app: lo ha provato il 9% della popolazione attiva (18-64 anni) con un’incidenza che sale al 17% nella fascia di popolazione tra i 18 e i 34 anni.
AUTO A GUIDA AUTONOMA PRONTE AL DEBUTTO
Le auto a guida autonoma, protagoniste all’ultimo Salone dell’auto a Francoforte, sono pronte a debuttare sul mercato. La pensa così il 63% degli italiani. La curiosità attorno all’”auto del futuro” è alta. Il 52% si dice pronto a salire su un’auto a guida autonoma. Il 37% la guiderebbe solo in situazioni particolari. Il 14% invece la guiderebbe sempre perché pensa che sia un veicolo più sicuro. Il 48% di chi invece non la guiderebbe mai (soprattutto over 45) si suddivide tra coloro che non vogliono perdere il controllo della propria auto (32%). E tra coloro che non vogliono rinunciare al piacere della guida (16%).
L’AUTOMOBILE RESTA UN TOTEM PER GLI ITALIANI
In un contesto in rapida trasformazione, gli italiani dimostrano comunque di non voler rinunciare alla macchina. Il 69% utilizza l’auto privata per i propri spostamenti. Tre automobilisti su quattro (il 75%), tuttavia, sarebbero disposti a lasciarla in garage se ci fossero mezzi pubblici frequenti ed efficienti (52%). O se muoversi in bicicletta non fosse pericoloso (15%). Oppure e se la mobilità condivisa si dimostrasse più comoda e funzionale (8%).
Ultima modifica: 3 Novembre 2017