Incidenti plurimortali nel 2018, l’analisi dell’Osservatorio ASAPS

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Incidenti plurimortali, una sciagura che va al più presto limitata. Vi proponiamo l’analisi dell’autorevole Osservatorio ASAPS.

Sono quelli che richiamano di più l’attenzione dei mezzi di comunicazione, sono gli incidenti stradali con due o più vittime. Lo chiamiamo il report dei plurimortali. L’Osservatorio il Centauro ASAPS nel 2018 ne ha registrati 125, esattamente come nel 2017, che hanno causato 296 vittime mortali, mentre erano state 293 nel 2017, l’incremento è di 3 vittime (+1%). Nel 2016 le vittime furono 278. Il 2018 era partito in modo drammatico con 2 plurimortali nei primi due giorni: 4 morti la mattina di capodanno a Bari. E 6 morti sul tragico tamponamento fra camion e auto sulla A21 il giorno 2 gennaio.

Nel report del 2018 sono stati 101 gli incidenti con due vittime, 13 gli schianti con tre vittime e 8 quelli con quattro vittime (furono 4 nel 2017, 3 gli  incidenti con oltre quattro vittime  (era stato uno solo nel 2017).  Non si è tenuto conto  il tragico evento del viadotto Morandi con 43 vittime. In quanto non si può contare come un incidente fra veicoli o comunque con responsabilità di qualche conducente.

La distinzione per tipologie di strada ci racconta che dei 125 sinistri plurimortali, 20 sono avvenuti in autostrade o superstrade 16%. 85 sulle strade stradali e provinciali (le più pericolose) 68%, e 20 nelle aree urbane 16%.

Il maggior numero di schianti gravissimi è avvenuto nell’orario dalle 12 alle 18 con 36 eventi (29%), quasi con lo stesso numero i plurimortali avvenuti di notte dalle 00 alle 06 con 35 eventi (28%). Sono poi  28 gli episodi dalle 6 alle 12 (22%) e infine 26 dalle 18 alle 24 (21%).

Solo tre gli incidenti in cui ci è stato possibile accertare con sicurezza l’abuso di alcol. Questo non esclude che siano stati di più, ma non è stato possibile raccogliere ulteriori elementi. Altri 3 quelli legati all’abuso di stupefacenti.

Sono stati 45 gli incidenti gravissimi avvenuti al nord (36%), 40 al centro (32%) e 40 al sud (32%).

Il dato più tragico

Il dato più tragico è quello di 11 bambini che hanno perso la vita in questi incidenti gravissimi. Delle 296 vittime 34 erano straniere pari all’11%.
99  incidenti hanno coinvolto autovetture, in 12 coinvolti autocarri, e in 14 coinvolte delle moto. Inoltre in 12 sinistri gravissimi sono rimasti coinvolti dei pedoni (il totale è superiore a 125 episodi perché in alcuni sinistri sono coinvolte tipologie diverse di mezzi o protagonisti).

La suddivisione per regioni vede in testa la Lombardia con 14 episodi plurimortali, seguita dal Lazio e la Siciclia con 13, la Puglia con 12, la Campania con 10, l’Emilia Romagna con 9. A seguire le altre regioni con numeri più bassi. Lo spaccato fornito dal report degli incidenti gravissimi, secondo l’ASAPS è da analizzare con attenzione perché ci fornisce elementi valutativi di sicuro interesse per leggere i diversi aspetti della sinistrosità.

Giordano Biserni   
Presidente ASAPS  

Ultima modifica: 10 Giugno 2019