E45, la superstrada di grande manutenzione. Lavori infiniti e code

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Ma la E45 è una Strada di Grande Comunicazione (SGC) o un insidioso «sentiero» pieno di zig-zag da una carreggiata all’altra?

La «superstrada» che collega Orte-Ravenna, progettata fra gli anni ‘50-‘60. Realizzata a lotti e terminata nel 1996 dopo oltre 30 anni di lavori, continua ad essere la grande ammalata tra le strade italiane.

Una superstrada, nata già obsoleta per il traffico su gomma del terzo millennio. Sempre con le corsie sotto i ferri per lavori di manutenzione. E deviazioni su una sola carreggiata a doppio senso di marcia. E non di rado chiusure al transito da uno svincolo all’altro per interventi vari. A volte anche con deviazione del traffico all’interno di borghi e paesi.

Anas, a cui va dato atto che in questi ultimi anni ha realizzato vari interventi sulla E45, rileva che si tratta di lavori per la messa in sicurezza dell’intero tratto Orte-Ravenna, per l’adeguamento agli standard europei. Con fondi stanziati 1,6 miliardi di euro.

Per effettuare i lavori però, anche solo su qualche chilometro di carreggiata o all’interno delle gallerie, i tempi impiegati per quegli interventi sono sempre (o quasi) proprio troppo lunghi.

Solo per un cenno alla galleria Roccaccia (1.840 metri) in territorio di Bagno di Romagna, e a quella di Montecoronaro (910 metri) in territorio di Verghereto, la gara d’appalto è stata effettuata nel 2016. I lavori iniziati l’anno dopo non sono ancora terminati.

Entrambe le gallerie hanno avuto un lungo stop nei lavori causa difficoltà finanziare delle ditte aggiudicatrici dell’appalto. Per l’ammodernamento e l’adeguamento strutturale e tecnologico di quelle due gallerie vi sono progetti Anas già dal 2004. Quindi da oltre 15 anni.

Progetti rimasti nel cassetto per anni. E quando nel 2017 sono partiti i lavori, che avrebbero dovuto terminare entro un anno circa, questi sono in notevole ritardo.

Per quanto riguarda la galleria Roccaccia, dopo aver completato il tunnel nord ora deve essere terminato ancora quello sud. Messo molto peggio la galleria di Montecoronaro, dove i lavori sono ancora in corso nel tunnel sud, dopodiché inizieranno in quello nord.

Molti tratti a una carreggiata

Ma la E45 in territorio romagnolo (circa 90 chilometri per la tratta Canili di Verghereto-Ravenna), oltre alle gallerie di Montecoronaro e Roccaccia presenta altri tratti che devono essere obbligatoriamente percorsi su una carreggiata a doppio senso di marcia, quindi senza barriera spartitraffico.

Dal confine con la Toscana aretina, che presenta anch’essa vari punti della E45 con transito a doppio senso di marcia o su una sola corsia per carreggiata (basti ricordare il viadotto Puleto e il viadotto Tevere IV), entrando in territorio cesenate nel tratto Canili- Montecoronaro-Verghereto vi sono più deviazioni su una sola carreggiata.

Anche in un tratto fra Verghereto-Bagno si viaggia su una sola carreggiata a doppio senso di marcia. A Bagno è chiusa da tempo la rampa di accesso sud per Roma. A San Piero da dicembre è chiusa la rampa di uscita provenendo da Cesena.

Poi zig-zag sulle careggiate in zona Mercato Saraceno-Borello. Cesena nord-Ravenna è quasi tutto un cantiere. Con deviazioni a doppio senso di marcia da una carreggiata all’altra.

Gilberto Mosconi

Ultima modifica: 11 Settembre 2020