Auto ibride usate quando convengono

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Il mercato dell’auto di seconda mano nel nostro Paese sta iniziando ad aprirsi alle auto ibride usate, una valida alternativa per gli automobilisti legati ai classici modelli a Diesel o a benzina. Chi cerca di risparmiare sui consumi o semplicemente sul costo totale del veicolo, queste sono una soluzione da non sottovalutare. I prezzi dei modelli di autovetture ibride, infatti, se confrontati con quelli tradizionali risultano molto alti. Ovviamente il costo del modello dipenderà dagli optional, dalla marca e soprattutto dalla potenza e posso arrivare anche sui 200mila euro. Ma quindi quando conviene passare dal trasporto tradizionale a quello ibrido? Vediamo le varie tipologie tra le quali scegliere.

Ibrido: Full Hybrid, Plug-In Hybryd e Mild Hybrid

Abbiamo tre diverse alternative di auto ibride usate, le quali corrispondono comunque ad un veicolo alimentato da due motori: elettrico e termico. In particolare il secondo motore può essere alimentato a gasolio o benzina. Analizziamo nel dettaglio i tre modelli:

  • motore Full: in grado di procedere con la semplice spinta dell’elettrico. In questo caso la batteria si ricarica attraverso il recupero dell’energia di rilascio;
  • modello Plug-In: a differenza del Full possiede una batteria più potente che può essere ricaricata attraverso le colonnine pubbliche ( in tal caso il tempo necessario per la ricarica è in media di 4 ore) oppure anche attraverso la semplice presa elettrica di casa appositamente modificata  (questo metodo richiede più tempo). Il motore classico invece entra in funzione a batteria scarica;
  • modello Mild: il motore elettrico entra in funzione in  situazioni come la messa in moto o quando si ricorre alle marce basse. In tutti gli altri casi si utilizza il motore termico.  Possiamo affermare che il modello Mild è il meno ecologico tra i tre.

Quali sono i vantaggi di una ibrida?

Diciamo che i vantaggi nell’acquistare  auto ibride usate, o anche nuove, si vedono maggiormente nella vita urbana dove passiamo dal pedale dell’acceleratore a quello del freno nell’arco di pochi secondi. Ed è nella frenata e nelle fasi di rallentamento che sovra-carichiamo la batteria. E non dimentichiamo inoltre la bassa emissione di Co2, le agevolazioni fiscali e la circolazione senza restrizioni. L’accesso all’interno delle zone ZTL ‘Zone a traffico limitato’ o la circolare durante il blocco del traffico sono due chiari esempi di ciò.

Il vantaggio principale è però quello riguardante la manutenzione e ai suoi relativi costi che risultano meno onerose: basta, infatti, pensare che i freni e le frizioni di questi modelli sono meno esposte all’usura. Unica nota dolente potrebbero però essere le batterie di ioni al litio: il cuore delle nostre ibride non è così economico. Anche le batterie sono soggette al consumo, la loro vita media è di circa 8 anni, al termine dei quali bisogna assolutamente cambiarle. I costi sono piuttosto onerosi e trattandosi di rifiuti speciali, devono essere smaltiti in maniera responsabile.

Quando non conviene l’ibrido

Se per la vita urbana l’acquisto di auto ibride usate potrebbe fare la differenza, il discorso cambia se siete dei divoratori di autostrade e percorsi extraurbani. Infatti, in questo specifico caso, i benefici sono minimi o addirittura nulli. Anche perché alla fine si viaggerà sempre con il motore a gasolio o a benzina e quello elettrico sarà utilizzato solo ed esclusivamente per le partenze dopo la sosta..

Quale modello di ibrida acquistare?

Chiarito ciò, rimane da stabilire quale modello comprare. Ebbene, tutto dipenderà dalle proprie esigenze. In particolare dovremmo tenere conto dei chilometri percorsi nell’arco dell’anno e dal tipo di percorso fatto. Se ci si sposta solo ed esclusivamente in città, allora è meglio puntare sul modello Full Hybrid, mentre se si percorre una media di circa 100 km il giorno si può anche scegliere la Plug-In Hybrida, modello che si ricarica attraverso una semplice presa elettrica. Per tutti gli altri casi è consigliabile acquistare una Mild Hybrida.

Alla fine quando convengono le auto ibride usate?

Quando si ha un budget di spesa limitato, si vuole risparmiare sulle spese di manutenzione e sui consumi della propria autovettura, anche le agevolazioni possono essere un input in più per sondare il mercato delle ibride di seconda mano. E per i prezzi? Come ogni volta che si decide di puntare per un usato, bisogna stare attenti a vagliare gli innumerevoli annunci perché i costi dipendono da molti fattori se confrontati con quelle ‘tradizionali’. Prima di tutto si dovrà valutare lo stato di usura, l’autonomia residua del motore e le batterie. Ognuna di queste dovranno essere controllate tramite un check-up eseguito da professionisti. Procedura consigliabile anche se il venditore ha eseguito i tagliandi e fatto la manutenzione regolare. Inoltre, i vantaggi regionali relativi al pagamento del bollo auto sono validi anche per le auto di seconda mano, quindi se fate parte di quelle determinate regioni è consigliabile comprare un autovettura con meno di 5 anni di vita per poterle sfruttare.

È possibile partire da modelli da 3.500 euro per passare a modelli che possono andare oltre i 30mila euro, con pochi anni di vita. Talvolta è anche possibile trovare modelli ‘premium’ a prezzi ancora più alti. I modelli diesel di vecchia generazione, molto inquinanti, riscuotono comunque un discreto successo. Come affermato in precedenza, i prezzi non sono ancora popolari e quindi è meglio affidarsi su auto ibride usate. Acquisto che potrebbe rivelarsi poco proficuo qualora il modello scelto non sia stato esaminato in maniera accurata: un errore che potrebbe costare molto caro per le nostre tasche. In conclusione, decidendo per un modello ibrido si andrà incontro a una guida piacevole, economica ed ecologica, grazie alla bassa emissione di Co2.

Ultima modifica: 6 Ottobre 2020