Volkswagen verso una riconversione elettrica

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La casa tedesca sembra sempre più impegnata verso un futuro elettrico, attraverso la riconversione delle sue fabbriche

Quasi tutte le grandi case automobilistiche tradizionali sembrano ormai indirizzate allo sviluppo di linee di produzione green, orientate all’ibrido e all’elettrico. Tra queste una di quelle che sembra aver schiacciato di più l’acceleratore su tale strada è Volkswagen, che ha recentemente annunciato un piano di sviluppo che prevede il prossimo debutto di una sostanziosa nuova gamma di veicoli elettrici e ibridi, in commercio entro il 2020. Un’operazione molto probabilmente alimentata anche dallo scandalo Dieselgate dello scorso anno, in cui proprio Volkswagen è stata la negativa protagonista. Per questo motivo, fanno sapere i tedeschi, è già in corso un’importante riconversione di molti stabilimenti in giro per il mondo.

LA PIATTAFORMA MEB

I mezzi elettrici del brand infatti, come il I.D. Buzz (erede elettrico del famoso Bulli) o il concept Volkswagen I.D., entrambi presentati ai più recenti e importanti saloni internazionali, saranno sviluppati attraverso la nuova piattaforma MEB (Modular Electric Toolkit), un’architettura modulare pensata per alloggiare più comodamente batterie e soluzioni ibride. Un sistema che necessita, per la sua produzione, un ripensamento degli spazi industriali.

SI PARTE IN GERMANIA

Secondo le parole di Siegfried Fiebig, ceo di Volkswagen Sassonia, il piano di riconversione partirà a breve con la fabbrica di Zwickau, storico polo produttivo dell’azienda tedesca, e si passerà poi al centro di Emden e alla sede di Wolfsburg. Il futuristico stabilimento di Dresda, infine, soprannominato la “fabbrica trasparente” (Glaserne Manufaktur), è già in piena attività per cominciare con la produzione della nuova e-Golf dal prossimo aprile.

 

Ultima modifica: 8 Febbraio 2017