Le auto ibride spiccano il volo anche nelle flotte aziendali

3383 0
3383 0

L’avanzata dell’auto ecologica nelle flotte aziendali ha due facce. Strettamente legate alla praticità d’uso e al mercato generale delle quattro ruote. Le vetture ibride hanno raggiunto uno status importante, quelle elettriche sono ancora molto marginali. Addirittura a livello di nicchia. I numeri del mercato privato, pur molto positivi, non sono eccellenti come quelle delle auto aziendali, che stanno facendo da ulteriore traino.

Un dato su tutti: nel 2015 sono state immatricolate 26.000 auto ibride, nel 2016 quasi 39.000. Un aumento del 50% che non ha pari in nessun altro tipo di alimentazione. Le vetture col powertrain benzinaelettrico (e in misura molto minore per ora diesel-elettrico) sono la vera alternativa verde più reale e praticabile a diesel e benzina. Stanno calando gli acquisti di modelli a GPL (-15%) e metano (-30%), meno concorrenziali a causa del calo del prezzo dei combustibili fossili. Il trend è molto chiaro. Le ibride hanno quasi affiancato le auto a metano nel 2016 (39.000 contro 43.000).

Del mercato totale, quasi settemila vetture sono state “canalizzate” alle società. E altre seimila sono confluite nel settore del noleggio. Quindi gas in calo, ibrido in salita. Nello specifico, lo scorso anno sono state immatricolate 6.744 ibride alle società (+44,4% rispetto alle 4.669 del 2015) e 5.893 al renting (+30,9% rispetto alle 4.502 del 2015). L’impegno di alcune Case auto è molto forte, ToyotaLexus in primis con una gamma di utilitarie, SUV e ammiraglie. Ma stanno salendo anche Mercedes, BMW, Hyundai e Audi. Le aziende ci credono, per due motivi tanto concreti quanto evidenti: i consumi ridotti e le agevolazioni riservate dai Comuni per la circolazione e il parcheggio.

Lo stesso discorso non può essere fatto per le auto elettriche. Che la livello di flotte rimangono una minoranza quasi impercettibile. Se ne contano poche decine. L’autonomia ridotta, i lunghi tempi di ricarica e l’alto prezzo di acquisto sono fattori oggi decisivi in negativo.

Ma il futuro è aperto per tutte, ibride, elettriche e a gas naturale

Ma per il futuro, anche a medio-breve termine, gli scenari rimangono aperti. Con vantaggi “green” che potenzialmente possono aprire spazi a tutte le alimentazioni virtuose. Ovvero, per le auto ibride la diffusione della soluzione plug-in aumenterà l’autonomia solo elettrica. Per quelle a gas, specialmente a metano, gli ultimi indirizzi di Volkswagen e Fiat e di molti governi europei, potrebbero dare spunto alle vendite. Come il nuovo motore 1.0 turbo 3 cilindri a gas naturale presentato da VW e l’impegno profuso da FCA per il biometano. Per le auto elettriche aziendali, fatta eccezione per l’uso urbano, la strada pare ancora lunga.

Ultima modifica: 4 Luglio 2017