Honda sperimenta un nuovo sistema di ricarica in movimento

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Le infrastrutture di ricarica delle auto elettriche non riescono ancora a soddisfare la crescente domanda di risorse di alimentazione. Un grosso passo in avanti in tale direzione verrebbe dato dalla possibilità di ricaricare le batterie agli ioni di litio usate da questo tipo di auto in movimento, magari in autostrada.

È proprio ciò che sta studiando Honda: durante la prossima SAE World Congress Experience, infatti, un gruppo di ricercatori che lavora per il costruttore nipponico presenterà una ricerca su un “sistema di ricarica dinamica”. Questo permetterà di ricaricare di 180 kilowatt le batterie delle auto elettriche che transitano sulle strade dove il sistema è impiantato e che non viaggiano a velocità superiori ai 150 chilometri orari. Il suo funzionamento è in qualche modo speculare a quello dei circuiti elettrici con le slot car in miniatura, dove la corrente passa attraverso binari annegati nella plastica nera della pista.

Honda Clarity
Le tre versioni della Honda Clarity: Plug-In Hybrid, Fuel Cell, EV

La documentazione che verrà depositata dai ricercatori di Honda comprenderà l’esito di una serie di test e una profonda analisi delle prospettive future per questa tecnologia. L’obiettivo, al solito, è rendere i veicoli elettrici più convenienti rispetto alle auto a combustione interna, visto che in questo caso i conducenti non avrebbero bisogno di fare una sosta per rifornire di carburante (o per alimentare in questo caso) l’auto. Honda parallelamente continua a portare avanti il suo sviluppo sull’elettrico che in questo momento si concentra sulle vetture della famiglia Clarity.

D’altronde un progetto del genere è molto avveniristico, anche perché richiederebbe costi molto onerosi per adattare le strade o le autostrade. Sistemi di ricarica wireless di questo tipo sono già disponibili, inoltre, ma funzionano entro spazi limitati e richiedono che l’auto sia ferma durante la procedura di ricarica. Allo stesso tempo non è la prima volta che viene proposta un’idea del genere: lo scorso anno la città svedese di Gävle ha approntato un sistema di cavi elettrici sopraelevati per ricaricare le batterie dei camion come se fossero dei tram. Ma anche in questo caso ci sono forti limiti, viste le brevi distanze coperte.

Ultima modifica: 29 Marzo 2017