Sosta sempre piu’ selvaggia Piazze storiche come garage

1132 0
1132 0

Gli spazi antichi, cuore delle nostre terre, sono oscurati da flotte di veicoli parcheggiati. Legambiente lancia un dossier con i casi piu’ emblematici e chiede l’intervento delle amministrazioni locali

Roma, 30 dicembre 2010 – Le piazze piu’ antiche delle citta’ italiane oscurate dalla sosta selvaggia delle automobili. Non si tratta, infatti, di immagini sbiadite, ancora oggi monumenti antichi o geometrie medievali altro non sono che gli spazi che delimitano garage di lusso. Questi spazi di Torino, Genova, Roma, Padova, Milano, Napoli, Siena, Brescia, Verona, Bologna e Palermo Legambiente li ha fotografati e li ha inseriti in un dossier intitolato ‘Questa piazza non e’ un parcheggio’, con l’obiettivo di stimolare i sindaci a immediate ordinanze di pedonalizzazione.
 

Tanti gli esempi come piazza San Zeno a Verona che ospita la basilica omonima, capolavoro di arte romanica, un monastero che tra il IX e il XII secolo fu il piu’ ricco e potente della citta’, chiostri, giardini e orti. Oggi, come dimostrano le fotografie scattate dall’associazione ambientalista, e’ un grande parcheggio.
 

A Siena, invece, piazza Provenzano, dominata dalla chiesa di Santa Maria di Provenzano, si trova in pieno centro storico, a un passo da piazza del Campo: nonostante sia all’interno della Ztl, auto e motorini sono parcheggiati ovunque.
 

La palermitana piazza Bellini, dominata dalle chiese della Martorana e di San Cataldo, rappresenta il centro civico della citta’ medievale. Adibita a parcheggio per i consiglieri comunali, oggi e’ aperta a tutte le auto nonostante il Comitato per lo spazio pubblico ne chieda la chiusura permanente ai veicoli. E nell’elenco, aggiunge Legambiente, si puo’ inserire anche il Colosseo, dove con la parziale chiusura alle auto nel 1980 e’ nata la prima isola pedonale italiana.
 

Trent’anni dopo, pero’, quella pedonalizzazione e’ ancora parziale, cosi’ che il monumento italiano piu’ noto al mondo e piu’ visitato dai turisti e’ ancora degradato al ruolo di spartitraffico.
 

Ma la lista di Legambiente delle piazze-garage, e’ ancora lunga: piazza Vittorio a Torino, piazza Paolo VI a Brescia, piazza Sant’Ambrogio di Milano, piazza Caduti della Resistenza a Padova, piazza Colombo a Genova, piazza Aldrovandi a Bologna , piazza Trieste e Trento e Largo Castello a Napoli e piazza delle Cinque Scole a Roma.
 

“Abbiamo raccolto una serie di casi emblematici di cattiva gestione degli storici spazi di aggregazione sociale e culturale nonche’ del patrimonio artistico e turistico italiano” dichiara Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente . Piazze storiche, “veri e propri gioielli, deturpate dal parcheggio selvaggio”.
 

Per Fiorillo, dunque, “la domanda e’: se le amministrazioni locali non sono in grado di migliorare la vivibilita’ urbana restituendo queste poche centinaia di metri quadrati ai cittadini, come si puo’ sperare che quegli stessi amministratori abbiano le capacita’ di eliminare gli ingorghi e di assicurare una mobilita’ piu’ spedita e sicura nel proprio territorio?”.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017